26 aprile 2017

MESSINA. IL CORTO CIRCUITO ISTITUZIONALE SULLA BONIFICA DEI TORRENTI. L'EX AZIENDA FORESTE: «NON ABBIAMO LE COMPETENZE»


Dopo l'ordinanza del sindaco

Marcello Bottari
L'ordinanza 121 emessa dal sindaco Accorinti sulla situazione di pericolo per la mancata bonifica di alcune porzioni di territorio del comune, con la quale si richiede un intervento urgente del dipartimento regionale dello Sviluppo rurale e territoriale e all'ex Azienda Foreste, ha di fatto generato una controversia. La richiesta di eseguire gli interventi di bonifica di tutti i torrenti entro 90 giorni dalla notifica della stessa ordinanza per ciò che riguarda il dipartimento Provinciale di Messina (l'ex Azienda Foreste apunto) è irrealizzabile. «Le competenze degli operai riguardano solo ed esclusivamente la pulizia e la scerbatura - ha esordito il dirigente Giovanni Cavallaro -. Il nostro intervento non può prevedere la bonifica dei territorio, non abbiamo le competenze per eliminare la spazzatura o le discariche abusive negli alvei, con eventuale smaltimento, ne tantomeno possiamo effettuare risagomatura degli stessi. In qualche caso, addirittura, subentra un problema di titolarità, visto che tutti i torrenti rientrano nelle competenze del Demanio o della Regione. La richiesta del sindaco quindi non è attuabile. Siamo in attesa del finanziamento dall'Ars dei 19 progetti di riqualificazione del territorio preventivamente presentati per la scerbatura e la pulizia, per i quali saranno stanziati all'incirca 4,6 milioni, ma è impossibile rientrare nei novanta giorni intimati». L'ordinanza, infatti, invita a predisporre entro trenta giorni una relazione sui torrenti Altolia, Giampilieri, Annunziata, Badiazza, Bordonaro, Briga, Cacciola, D'Arrigo, Calamona, Caruso, Catarratti-Bisconte, Cavatore (Papardo), Ciaramita. Corsari, Cumia, Galati, Cazzi, Giostra, Giudeo, Larderia, Lavinia, Miaño (S. Saba), Monaila. Muti, Nasari (Bordonaro), Pace, Papardo, Portalemi, Pozzi, S. Agata, S. Margherita, S. Filippo, S. Michele, S. Nicola, S. Andréa, S. Stefano, Schiavo, Spartà, Tara, Tono, Vallone, Medici (Mili Marina), Zafferia, Mili, Cámaro, Trapa ni e Tremestieri, individuando eventualmente quelli che necessiterebbero interventi urgenti e indifferibili, oltre a quelli già programmati. Successivamente, entro 15 giorni dovrebbero essere avviati interventi di bonifica con l'obbligatorietà di rientrare per il completamento dei lavori nei novanta giorni stabiliti. Sembra però non esserci connessione tra la programmazione degli interventi e le tempistiche richieste per gli stessi. «Il Dipartimento di Messina - ha continuato Cavallaro - rimane in attesa dei primi decreti regionali per avviare i lavori di competenza dei forestali, situazione diversa da quella richiesta nell'ordinanza e che io ho già fatto presente al sindaco Accorinti nel corso di un tavolo tecnico. Ho anche parlato con il viceprefetto Musolino per chiedere la revoca in autotutela dell'ordinanza, in sintonia con il dirigente generale del Dipartimento regionale ingegnere Dorotea Di Trapani».

Non sembrano esserci le condizioni per dare seguito alle richieste di Accorinti 

26 Aprile 2017
Fonte: Gazzetta del Sud




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