06 maggio 2016

MANIFESTAZIONE REGIONALE PER DIRE NO AL GOVERNO CROCETTA. I LAVORATORI FORESTALI, SONO DIVENUTI UN FENOMENO MEDIATICO PER QUESTO GOVERNO CHE NON RIESCE A FARE UNA RIFORMA PER L’UTILIZZO PRODUTTIVO DI MIGLIAIA DI LAVORATORI


Manifestazione regionale per dire No al Governo Crocetta


CISL AGRIGENTO bandiere-9-palazzo-orleans


Da Lea Aprile
Manifestazione regionale di Cgil Cisl Uil, per dire basta al governo Crocetta per salvare la Sicilia che affonda, domani 7 maggio a Palermo. Lo fa sapere Maurizio Saia segretario territoriale Cisl che aggiunge: “Aveva annunciato una rivoluzione al momento del suo insediamento ed invece si è rivelato il peggiore governo della storia. È riuscito a far peggio dei suoi più “illustri” predecessori. La formazione professionale, – spiega – doveva essere riformata ed ha prodotto circa 8.000 posti di lavoro persi, le ex province sono sull’orlo del dissesto a causa dell’insistenza a non applicare la legge nazionale, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro bloccando i trasferimenti dello stato, era il 2013. I lavoratori forestali, sono divenuti un fenomeno mediatico x questo governo che non riesce a fare una riforma per l’utilizzo produttivo di migliaia di lavoratori. I precari della pubblica amministrazione aspettano ancora la storicizzazione della spesa per avviare le stabilizzazioni. Sulla vicenda Eni, questo governo regionale – aggiunge – non ha avuto un ruolo decisivo per gestire la vertenza, e Gela, la città del Presidente della regione sta vedendo allontanare sempre di più il polo industriale che ha permesso per decenni di tenere in piedi una intera economia. Nella nostra provincia, registriamo il fallimento delle Terme di Sciacca, del Consorzio Universitario di Agrigento, l’incapacità di dare una nuova governance alla gestione dei rifiuti, dell’acqua, dei depuratori e della rete idrica. Quasi tutti i Comuni sono sull’orlo del dissesto finanziario. Il governo regionale, non è riuscito neanche a garantire il sostegno al reddito per i tanti lavoratori che hanno perso il lavoro. Il welfare,il sostegno agli incapienti ed alle nuove povertà è stato praticamente nullo. Ci aspettavamo che i tanti sacrifici a cui siamo stati sottoposti, sarebbero serviti a risanare il bilancio ed invece così non è stato ed è per questo che domani manifesteremo il nostro dissenso a Palermo, in Piazza Indipendenza. Da Agrigento, Favara, Sciacca, Licata, Canicattì – conclude Saia – partiranno 8 pullman organizzati dalla Cisl Agrigentina che raggiungeranno il capoluogo siciliano per unirsi ai tanti lavoratori che arriveranno da tutta la Sicilia”.

E sulla questione è intervenuto anche il rappresentante Cgil, Massimo Raso che spiega come ci siano emergenze e priorità della Sicilia : dalla crescita industriale al ripristino degli ammortizzatori in deroga; dalla stabilizzazione dei precari alle garanzie per i lavoratori delle ex Province sino alla valorizzazione della pubblica amministrazione. ” Al Governo della Regione – continua – chiediamo inoltre l’utilizzo dei Fondi europei il rilancio dell’agricoltura, della forestazione e dei Consorzi di bonifica. E ancora, il mantenimento dell’occupazione nei call center e il potenziamento delle infrastrutture e dei servizi sociosanitari ed ancora questione Terme di Sciacca, Italkali, edilizia, pesca, la delicata situazione del Consorzio universitario agrigentino e la gestione del servizio idrico in città. “Il Governo -conclude Raso – ha ancora un anno e mezzo per invertire la rotta e dare le risposte che la Sicilia attende”.

06 Maggio 2016
Agrigento OGGI





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