Ricevo e pubblico
dal Presidente del Mab Sicilia
Salvatore Ferrara
Lettera aperta
Mi piacerebbe che i paragoni fossero fatti sui costi e non sul numero di operai impiegati
Egregi giornalisti con libertà di pensiero e d’azione (se ancora ce ne sono)
Sono uno, dei tanto denigrati, 24.000 forestali siciliani, credendo nella sua professionalità giornalistica, vi invito a scavare in fondo a questo settore andando a controllare non la quantità di personale impiegata, ma i costi che le singole regioni impiegano per ogni ettaro di territorio boschivo, facendovi presente che molte regioni affidano i lavori di forestazione, manutenzione ed antincendio a cooperative, comunità montane ed associazioni, retribuendoli con fondi appaltati, di volta in volta, dalle Regioni, ex Provincie e Comuni, mentre la Sicilia demanda il tutto ad unico bacino di operai stagionali.
Prendetevi la responsabilità di fare servizio serio e non strumentalizzato da interessi di potere, invitate i vari politici regionali a calcolare il costo annuo, tra le varie fasi di lavorazione ed antincendio, per ogni ettaro di zona boschiva e, molto probabilmente potreste ad accorgervi che i costi annui, nel totale, non si differiscono di molto da quelli spesi dalla Sicilia !
La Regione Sicilia spende un tot di milioni di euro annui per la forestazione, la manutenzione e l’antincendio delle sue zone boschive, una spesa ben visibile perché finanzia un unico comparto di operai stagionali, ma quanti sono e di quale entità gli appalti pubblici e privatistici che le altre regioni dell’Italia, ex provincie e comuni finanziano a comunità montane, associazioni, cooperative e ditte private ??? Nessun giornalista si è voluto confrontare su questo punto che, in fin dei conti, sarebbe cruciale, in quanto se costruisco una struttura mi interesserà sapere quanto mi verrà a costare l’opera a metro quadro non quanti operai impiegherà la ditta per effettuare i lavori !!!
Se poi, il problema maggiore, non è la spesa totale, ma si vuol attaccare le varie classi politiche siciliane, per aver creato una bacino di operai precari storici, che per vivere hanno dovuto sottostare a tutte le angherie dei vari governi e dei sindacati, che ci hanno, da sempre, tenuto sul filo del rasoio, avete tutto il mio plauso, ma, onestamente, a 50 anni, lavorando solo per 4 mesi annui, non vorrei passare come il portatore di tutti i mali dell’Italia, mi piacerebbe che ci fosse, almeno un giornalista serio, e non di parte, che si soffermasse più profondamente sulla vicenda!
Distinti Saluti
16 Marzo 2016
Antonino Simone
Coordinatore MAB distr.4 Trapani
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