14 marzo 2016

EVENTUALE PUNTATA DELL'ARENA DI GILETTI SUI FORESTALI. L'ECONOMISTA MASSIMO COSTA, NONCHE' LEADER DEL MOVIMENTO POLITICO "NOI SICILIANI LIBERI", SCRIVE SU FACEBOOK DIRETTAMENTE ALL'ARENA DI DOMENICA IN


Dalla pagina facebook
dell'economista Massimo Costa
Leader dell’Associazione Noi Siciliani Liberi


Eventuale puntata dell'Arena di Giletti sui forestali. L'economista Massimo Costa, nonchè leader del movimento politico "Noi Siciliani Liberi", scrive su facebook direttamente all'Arena di Domenica In


http://www.noisicilianiliberi.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/07/logo_associazione_noi_siciliani_liberi.jpg


Egr. Sig. Giletti, apprendo, da cittadino siciliano, leggendo su una pagina dei lavoratori forestali, che lei si appresta a fare l'ennesima puntata-linciaggio pubblico sulla Sicilia. Leggo da quella pagina che, nel suo servizio, non ha voluto sentire/interpellare i diretti interessati. Sono certo che questa informazione è inesatta, perché questo sarebbe - da parte sua - pessimo servizio pubblico.
Vede, lei è pagato per fare informazione, anche denuncia, ma per farlo ci deve essere credibilità, equilibrio e non può liberamente ingiuriare ogni domenica una Regione d'Italia, senza ascoltare MAI le ragioni di questa Terra, che non sono solo quelle dei politici che spesso indegnamente la rappresentano.
Sicuramente lei farà una puntata sulla recente scoperta di Crocetta dei forestali che, avendo ricevuto una condanna, non avrebbero potuto lavorare con la P.A. Bene, licenzi immediatamente tutti coloro che non hanno diritto di lavorare, se è quello che prevede la legge. La legge innanzi tutto. Anche se, dai forestali, parte una richiesta che lo stesso principio valga per tutti, a cominciare dai politici, spesso pluricondannati
, e non solo in Sicilia, e tranquillamente al loro posto. Dirà anche questo?
Ma, posto che queste anomalie vanno denunciate e sanate, è giusto anche ricordarle che la responsabilità penale è personale, strettamente personale. Se un conduttore televisivo è corrotto, non mi permetterei mai di dire che si devono licenziare tutti i conduttori televisivi perché sono una "malarazza". E così, dei poco più di ventimila forestali, vedremo se e chi sono responsabili di che cosa. Crocetta parla di circa 3.000, non vorrei che si trattasse di contravvenzioni
. Ma, anche fosse, lei non si deve permettere di mettere in dubbio l'onorabilità degli altri 17.000, sui quali non può mai ricadere alcuna responsabilità dei colleghi, e tra i quali ci sono anche tanti lavoratori onesti e infamati ogni giorno.
Se lei desse spazio alle ragioni della Sicilia, invitando in trasmissione chi ne sa di più, potremmo dirle, almeno, le seguenti cose:
1) gli operai della forestale non sono guardiacaccia come forse in Canada, sono operatori "antiincendio",
nella più grande regione d'Italia, e in quella regione che ha il più grande avanzamento della desertificazione. Sono operai di manutenzione del territorio, e in quanto tali sono necessari alla cura di uno dei territori più devastati d'Italia. Il nome "forestali" è inappropriato e fuorviante. Con le "foreste" i forestali c'entrano ben poco. Si documenti meglio sul lavoro che fanno.
2) Gli operai della forestale non sono 28.000, forse qualche anno fa. L'effetto del blocco del turnover si sta facendo sentire. La Regione non riesce a dare statistiche aggiornate, ma pare siano poco più di 20.000 e, essendo part-time, di fatto equivalgono a meno di 7.000 dipendenti, peraltro sottopagati, con uno stipendio equivalente di non più di 4-5.000 persone a tempo pieno e a contratto regolare. Per favore diamo i numeri giusti.
3) Gli operai della forestale, creati dall'assistenzi
alismo degli anni '80-'90, in massima misura, hanno un'età media di 52 anni. Fra dieci anni al massimo, se continua il blocco del turnover, non esisteranno più e si interromperà del tutto un servizio essenziale di manutenzione del territorio.
4) Gli operai della forestale non hanno niente a che vedere con il Corpo Forestale Regionale, che in Sicilia sostituisce quello statale, il quale è interamente a carico della Regione e, per i tagli imposti dallo Stato, sotto organico.
5) L'operazione "forestali" è stata una grande operazione del passato "assistenziale"
e non "clientelare". C'è una bella differenza. A parte casi di corruzione, sui quali deve indagare la magistratura, i forestali sono stati chiamati dagli uffici di collocamento, e non per segnalazione politica, almeno in linea di principio. Questo assistenzialismo, che non abbiamo mai condiviso, e dal quale si deve uscire con intelligenza, rende i forestali più vittime che responsabili: vittime di un sistema economico italiano che non riesce da 150 anni a dare alcun lavoro nel Mezzogiorno e che costringe pletore di lavoratori a restare per decenni uomini "semiliberi", costretti a umiliarsi ogni anno per avere la proroga di uno dei lavori più disprezzati e malpagati che esistono. Si metta ogni tanto dal loro punto di vista.
6) La cosa più importante: non li paga lei né alcun cittadino italiano al di là dello Stretto. I forestali sono a carico del bilancio della Regione Siciliana, la quale a sua volta - lo dica ogni tanto o si documenti in materia - NON VIVE DI TRASFERIMENTI DELLO STATO, ma dell'Irpef dei Siciliani, di cui una quota minoritaria resta in Sicilia. Questo messaggio non passa, purtroppo, perché non lo volete far passare, perché censurate ogni voce libera che viene dalla Sicilia. Purtroppo lo Stato computa come "trasferimento"
alla Regione la stessa IRPEF, IVA e IRES dei Siciliani che (in parte) viene devoluta alla Regione. Tutte le statistiche farlocche che dicono che la Regione Siciliana avrebbe chissà quali privilegi in ragione del suo Statuto speciale sono fondate su questa clamorosa frode contabile. Se ci desse spazio, lo spiegheremmo meglio, ma siamo certi che non lo farà mai.
Noi guarderemo la sua trasmissione, ne stia certo, ma siamo pronti a denunciare ogni generalizzazion
e e ogni inesattezza. Non stiamo a guardare mentre si lincia e si infama un popolo intero. Questa volta reagiremo. Buona trasmissione.


 

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