Tangenti per le torrette antincendio in Sicilia, indagato l'imprenditore Massimo Campione
Il presidente della Sistet srl, società che realizza e cura, tra l'altro, la manutenzione dei sistemi di telecontrollo degli incendi boschivi, e fratello di Marco Campione, sarebbe stato trovato in possesso di una lista di nomi con accanto l’indicazione di una somma di denaro

Le indagini avevano puntato dritto un vecchio appalto multimilionario riguardante la realizzazione di torrette anti incendio in tutta la Sicilia e la manutenzione ordinaria e strardinaria dell'impianto di telerilevamento degli incendi nel parco delle Madonie. Campione, nei confronti del quale sono state effettuate alcune perquisizioni, "messo alle strette" avrebbe iniziato a collaborare.
Nella lista, secondo indiscrezioni, i nomi non solo di dipendenti regionali e professionisti, ma anche di politici e funzionarti dello Stato come quello di Dario Lo Bosco, docente universitario originario di Raffadali, già presidente dell’autorità Portuale di Messina, dell’Ast e delle Rfi, la rete ferroviaria.
Il suo è l’unico nome certo uscito fuori e su lui sono concentrate le attenzioni investigative degli inquirenti che hanno compreso molto bene – confortati dai risultati, anche videoregistrazioni, di precedenti indagini che hanno aperto una breccia considerevole nel muro di complicità e compiacenze – di trovarsi davanti ad una vicenda molto delicata che potrebbe produrre terremoti dentro gli ovattati ambienti della politica siciliana e dell’imprenditoria.
In relazione alla vicenda Dario Lo Bosco, si legge in una nota, "smentisce categoricamente le voci che con stupore ha appreso su un eventuale interessamento, non si capisce a quale titolo, in un inchiesta della Procura della Repubblica di Palermo, come riportato da alcuni media, su presunte tangenti per appalti relativi a torrette antincendio, di cui non conosce assolutamente nulla".
18 Ottobre 2015
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