12 settembre 2015

DISAGI ANCHE A BARRAFRANCA (EN). I FORESTALI HANNO INCONTRATO GLI AMMINISTRATORI LOCALI. TRA I FORESTALI C'È ANCHE GIOVANNI PATTI CHE RICOPRE LA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE


DISAGI ANCHE A BARRAFRANCA 
I forestali hanno incontrato gli amministratori locali





BARRAFRANCA. L'amministrazione comunale ha incontrato i lavoratori forestali che ieri hanno svolto un sit in a palazzo di città per le condizioni di disagio che stanno vivendo inerente la sospensione del lavoro. Ad associarsi alla manifestazione di Palermo e Catania anche i forestali barresi che non potendo essere presenti nelle due città dove si è svolto lo sciopero della categoria, hanno invece incontrato la giunta Lupo manifestando il disagio del comparto dei lavoratori forestali. Tra i forestali c'è anche Giovanni Patti che ricopre la carica di consigliere comunale. Lupo assieme agli assessori comunali, Filippa La Loggia con delega all'agricoltura e Stella spagnolo con delega alle politiche sociali, si sono fatti ieri portavoce inviando agli organi regionali preposti (al presidente della Regione, Rosario Crocetta, all'assessorato all'agricoltura, sviluppo rurale e pesca, Rosaría Barresi e a quello del territorio e ambiente, Maurizio Croce) un documento in cui si invita a sostenere la vertenza in atto a tutela del diritto al lavoro e all'avviamento immediato dei settantottisti. «Ho constatato il disagio dell'intero comparto forestale - afferma il sindaco Lupo - e lo stato di emergenza in cui versano numerose famiglie a causa del mancato avviamento al lavoro. Lo stato di sofferenza si estende anche agli addetti antincendio che fanno parte della riduzione del 20% e che rischiano di essere licenziati». Il timore per i forestali è che l'intero comparto, (quindi centunisti, centocinquantunisti e lavoratori antincendio) non possano svolgere i giorni di lavoro assegnati e quindi vedersi sospesi «sine die» e senza certezze lavorative. A pagarne le conseguenze sarebbero coloro che dovrebbero svolgere 78 giornate entro l'anno ma che ancora non sono stati chiamati: quindi, se entro qualche settimana non inizieranno a svolgere l'attività non ci sarà modo di completare le giornate. La situazione, come è stata presentata dai lavoratori forestali, è ormai insostenibile sia per il senso di assoluta precarietà psicologica delle tante famiglie interessate, sia per le implicazioni di carattere sociale. 
RENATO PINNISI

11 Settembre 2015




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