11 agosto 2015

PROTEZIONE CIVILE. LE RIGIDE REGOLE PER RIPARARSI DAI FULMINI AGGIORNATA LA SEZIONE "SICUREZZA FORESTALE


Aggiornata con la scheda n° 35, la sezione (a sinistra del blog): "Sicurezza forestale. Valutazione dei rischi e partecipazione dei lavoratori". 
A cura di Salvino Carramusa



 

Un importante vademecum tratto dal sito della Protezione Civile per sapere come comportarsi in caso di scariche atmosferiche. Può essere molto utile per evitare incidenti, anche mortali,  come quello che l'altro ieri si è verificato a Tortorici. 




I FULMINI



Con la stagione estiva il fulmine è un fenomeno da non sottovalutare e dunque da tenere nella massima considerazione per evitare incidenti che, spesso, si rivelano mortali. In montagna ed in ogni luogo. Ecco alcune regole tratte dal sito della Protezione Civile per ripararsi dai fulmini.



di Salvino Carramusa

Protezione Civile. Le rigide regole per ripararsi dai fulmini

L’importantissimo vademecum da seguire in caso di temporali improvvisi e fulminazioni intense

La formazione dei temporali pomeridiani risulta spesso improvvisa e riesce a coglierci di sorpresa nei momenti in cui si ipotizza che il tempo non possa variare al cospetto di una splendida giornata. Questo purtroppo può comportare delle conseguenze anche gravi in ambito dell’esposizione all’attività elettrica che, la maggior parte delle volte, risulta molto intensa e pericolosa, in particolar modo sulle montagne. Questo periodo di forte instabilità termoconvettiva ci porta a mettervi nuovamente a conoscenza, tramite il sito della Protezione Civile, delle regole da seguire in caso di fulminazioni.



In caso di fulmini, associati ai temporali
 
Associati ai temporali, i fulmini rappresentano uno dei pericolo più temibili. La maggior parte degli incidenti causati dai fulmini si verifica all’aperto: la montagna è il luogo più a rischio, ma lo sono anche tutti i luoghi esposti, specie in presenza dell’acqua, come le spiagge, i moli, i pontili, le piscine situate all’esterno. In realtà esiste un certo rischio connesso ai fulmini anche al chiuso. Una nube temporalesca può dar luogo a fulminazioni anche senza apportare necessariamente precipitazioni.
 
All’aperto
•    resta lontano da punti che sporgono sensibilmente, come pali o alberi: non cercare riparo dalla pioggia sotto questi ultimi, specie se d’alto fusto o comunque più elevati della vegetazione circostante;
•    evita il contatto con oggetti dotati di buona conduttività elettrica;
•    togliti di dosso oggetti metallici (anelli, collane, orecchini e monili che in genere possono causare bruciature);
•    resta lontano anche dai tralicci dell’alta tensione, attraverso i quali i fulmini – attirati dai cavi elettrici – rischiano di scaricarsi a terra.
E in particolare, se vieni sorpreso da un temporale:
In montagna

• scendi di quota, evitando in particolare la permanenza su percorsi particolarmente esposti, come creste o vette, ed interrompendo immediatamente eventuali ascensioni in parete, per guadagnare prima possibile un percorso a quote inferiori, meglio se muovendoti lungo conche o aree depresse del terreno;
• cerca se possibile riparo all’interno di una grotta, lontano dalla soglia e dalle pareti della stessa, o di una costruzione, in mancanza di meglio anche un bivacco o fienile, sempre mantenendo una certa distanza dalle pareti;
• una volta guadagnato un riparo – oppure se si è costretti a sostare all’aperto:
– accovacciati a piedi uniti, rendendo minima tanto la tua estensione verticale, per evitare di trasformarti in parafulmini, quanto il punto di contatto con il suolo, per ridurre l’intensità della corrente in grado di attraversare il tuo corpo.
– evita di sdraiarti o sederti per terra, e resta a distanza di una decina di metri da altre persone che sono con te.
• tieniti alla larga dai percorsi di montagna attrezzati con funi e scale metalliche, e da altre situazioni analoghe;
• se hai tempo, cerca riparo all’interno dell’automobile, con portiere e finestrini rigorosamente chiusi e antenna della radio possibilmente abbassata.
• liberati di piccozze e sci.

Al mare o al lago

• evita qualsiasi contatto o vicinanza con l’acqua, che offre percorsi a bassa resistenza, e quindi privilegiati, alla diffusione delle cariche elettriche: il fulmine, infatti, può causare gravi danni anche per folgorazione indiretta, dovuta alla dispersione della scarica che si trasmette fino ad alcune decine di metri dal punto colpito direttamente;
• esci immediatamente dall’acqua;
• allontanati dalla riva, così come dal bordo di una piscina all’aperto;
• liberati di ombrelli, ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni.

In campeggio

Durante il temporale, è preferibile ripararsi in una struttura in muratura, come i servizi del camping.
Se ti trovi all’interno di tende e ti è impossibile ripararti altrove:
• evita di toccare le strutture metalliche e le pareti della tenda;
• evita il contatto con oggetti metallici collegati all’impianto elettrico (es. condizionatori); sarebbe comunque opportuno togliere l’alimentazione dalle apparecchiature elettriche;
• isolati dal terreno con qualsiasi materiale isolante a disposizione.
 
In casa

Il rischio connesso ai fulmini è fortemente ridotto, segui comunque alcune semplici regole durante il temporale:

• evita di utilizzare tutte le apparecchiature connesse alla rete elettrica ed il telefono fisso;
• lascia spenti (meglio ancora staccando la spina), in particolare, televisore, computer ed elettrodomestici;
• non toccare gli elementi metallici collegati all’esterno, come condutture, tubature, caloriferi ed impianto elettrico;
• evita il contatto con l’acqua (rimandare al termine del temporale operazioni come lavare i piatti o farsi la doccia, nella maggior parte dei casi basta pazientare una o due ore);
• non sostare sotto tettoie e balconi, riparati invece all’interno dell’edificio mantenendoti a distanza da pareti, porte e finestre, assicurandoti che queste ultime siano chiuse
• Questo importante vademecum è tratto dal sito della Protezione Civile


Palermo lì 10 Agosto 2015  
S. Carramusa








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