05 giugno 2015

ESPOSTO IN PROCURA PRESENTATO DAL SINDACATO FORESTALI UNITI PER LA STABILIZZAZIONE: IL PATRIMONIO BOSCHIVO È A RISCHIO. INDISPENSABILE AVVIARE AL LAVORO TUTTI I BRACCIANTI FORESTALI IN FORZA AL COMPARTO (CENTOCINQUANTUNISTI, 101 ISTI, 78ISTI)



Esposto  in Procura presentato dal Sindacato Forestali Uniti per la Stabilizzazione



«Il patrimonio boschivo è a rischio»

ESPOSTO IN PROCURA presentato dal sindacato forestali uniti per la stabilizzazione «II patrimonio boschivo è a rischio; Un monito alla politica, al Governo e all'Assemblea regionale che conterrebbe, come temuto per l'estate in arrivo, il rischio altissimo di incendi a danno del patrimonio boschivo e forestale siciliano. E' questa l'ipotesi che preoccupa molto il Segretario generale del sindacato forestali uniti per la stabilizzazione "Sifus/Confael", Maurizio Grosso, il quale sull'avvertito pericolo ha presentato un circostanziato esposto alla Procura della Repubblica di Catania. «Il rischio degli incendi - scrive il dirigente sindacale - non può essere sottovalutato. C'è il fondato rischio che anche per il 2015 si ripeta il film già visto lo scorso anno. Giacché, senza alcuna programmazione legata al rispetto del ciclo biologico delle piante, i procrastinati interventi di manutenzione dei boschi adottati dalla Regione Siciliana nel 2014, determinarono una stagione con l'800% di incendi in più rispetto all'anno precedente, sterminando una grossa fetta il patrimonio boschivo siciliano». Una situazione analoga sembra delinearsi per l'anno in corso. La preoccupa zione dei rappresentanti sindacalisti forestali è gravata da diversi fattori. «Tra cui, ci tengono a far sapere: 
1) gli interventi di manutenzione ordinaria, a partire dai viali parafuoco, non sono stati ancora realizzati o sono in fase embrionale; 
2) la campagna antincendio stenta a partire ed in ogni caso, sarà monca del 20% di personale abitualmente utilizzato e pertanto, non potrà garantire il servizio efficiente ed efficace che abbiamo conosciuto negli anni, a maggior ragione, se il servizio medesimo, non dovesse essere attivo H 24 (giorno e notte); 
3) i fondi che la legge finanziaria ha destinato al comparto agroforestale sono inferiori di almeno 70/80 milioni rispetto a quelli spesi nel 2014». 
E' necessario che Governo regionale e Ars definiscano in tempi brevi, modalità e strumenti operativi, misure d'intervento a difesa e cura del sistema ambientale naturalistico. «Allo stesso tempo, prima che si entri nella fase di emergenza - avverte il movimento Sifus - è indispensabile che la Regione utilizzi tutte le risorse disponibili destinate, senza sottrazioni, al settore, avviando al lavoro tutti i braccianti forestali in forza al comparto (centocinquantunisti, 101 isti, 78isti). Ma il piano non potrà essere ancora completo, se attraverso una "finanziaria bis" non si faranno confluire altre risorse le risorse necessarie a assicurare i livelli occupazionali spettanti per legge». 
CARMELO LOIBISO
04 Giugno 2015







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