13 gennaio 2015

RENZI CHIUDE FIAMME GIALLE, FORESTALE E PENITENZIARIA: ACCORPATI CON POLIZIA E ARMA. POI EUROGENDFOR? TUTTO QUESTO NEL PAESE CON UNO DEI TASSI DI CORRUZIONE PIÙ ALTI AL MONDO, NELL’UNICO PAESE CHE HA 4 MAFIE: COSA NOSTRA, ‘NDRANGHETA, CAMORRA E SACRA CORONA UNITA



Renzi chiude Fiamme Gialle, Forestale e Penitenziaria: accorpati con Polizia e Arma. Poi Eurogendfor?



La copertina sull’Espresso di questa settimana è solo l’ultimo avviso di sfratto alle forze dell’ordine italiane: si va verso una polizia europea, l’Eurogendfor e i passaggi intermedi prevedono alcuni accorpamenti e diverse chiusure. Ecco il piano segreto del Governo. Dopo la smilitarizzazione della Ps, ad opera di Francesco Cossiga nel 1981, un altro duro colpo per le forze dell’ordine nostrane. Questa volta è il Governo Renzi a voler attuare una rivoluzione che non promette niente di buono: dai 5 corpi di polizia attuali si vuole scendere a 2, accorpando Forestale e Penitenziaria con la Polizia e la Finanza con i Carabinieri. Tutto questo nel Paese con uno dei tassi di corruzione più alti al mondo, nell’unico Paese che ha 4 mafie – Cosa Nostra, ‘Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita – nel Paese dove l’evasione fiscale è alle stelle, dove l’immigrazione clandestina non è regolarizzata e dove ognuno fa un pò quel che gli pare. Una riforma del genere potrebbe andar bene in Svezia o in qualsiasi altro stato del nord Europa ma in Italia rischia di creare maggiori sconquassi di quanti non ce ne siano già ora. Il responsabile sicurezza del Partito Democratico, il renziano Emanuele Fiano, si è lasciato scappare che “si è fatto un ragionamento complessivo sul modello di sicurezza”, durante una riunione della segreteria del primo partito di governo, presieduta proprio dal Premier in carica, Matteo Renzi. La decisione politica, oramai presa, verrà seguita dal solito iter parlamentare: non sappiamo con certezza quanto tempo ci vorrà per distruggere le forze dell’ordine italiane ma certamente il progetto è in fase piuttosto avanzata, come dimostra l’esempio della Forestale. Questa gloriosa forza di polizia - istituita nel 1822 e che consta di 7mila uomini e donne che proteggono il territorio italiano – sarà la prima ad essere chiusa e accorpata alla Polizia di Stato, quasi sicuramente entro fine 2015. I sindacati sono sul piede di guerra, come dimostra la dichiarazione del segretario nazionale dell’Ugl Corpo Forestale dello Stato, Danilo Scipio: “Il dibattito sulla riorganizzazione del sistema sicurezza e, in particolare, su un eventuale accorpamento del Corpo Forestale dello Stato ad altre Forze di Polizia, necessita di informazioni precise e dati esatti, altrimenti si rischia di confondere sia i cittadini sia le stesse Istituzioni sul reale valore dell’unica polizia veramente specializzata nella repressione dei reati ambientali oggi esistente nel nostro Paese”.
Poi toccherà alla Guardia di Finanza, che verrà assorbita dall’Arma dei Carabinieri, e alla Polizia Penitenziaria, da integrare con la Polizia di Stato. Parliamo di una razionalizzazione “tout cour” che se da un lato porterà certamente a qualche risparmio – sotto il profilo logistico e amministrativo – dall’altro creerà degli scompensi investigativi che si riverseranno sui cittadini e andranno a tutto vantaggio di chi delinque. Quando si decise di creare 5 corpi separati delle forze dell’ordine, l’obiettivo era favorire la specializzazione, la cooperazione e lo scambio di informazioni, per prevenire i delitti ed evitare crimini contro il Paese e i suoi cittadini. Negli ultimi anni, invece, i tagli selvaggi – che non hanno risparmiato le forze dell’ordine – hanno provocato una disfunzione organizzativa, bloccando di fatto o vanificando il lavoro dei corpi militari e di polizia dello Stato: pensiamo ai tagli alla Dia, la cui lotta alla mafia è sempre più difficile, o ai tagli alla Penitenziaria, il cui operato all’interno delle carceri è sempre più a rischio. La beffa finale arriva da un calcolo approssimativo dei sindacati di polizia, secondo i quali un’operazione del genere - a regime - potrebbe generare risparmi per 2 miliardi di euro: bazzecole, briciole se confrontate con l’evasione fiscale (120 miliardi di euro annui), la corruzione (60 miliardi annui) o il fatturato di Mafia S.p.A. (150 miliardi annui), come riportato dalle fonti ufficiali in materia. Quindi, assodato che in termini di risparmio i vantaggi sono minimi qual è il vero obiettivo del Governo Renzi? Perchè si vogliono portare avanti questi tagli scellerati ai corpi delle forze dell’ordine italiani? Molto probabilmente la risposta è in una parolina chiave di 11 lettere: Eurogendfor. Alla luce di quanto detto, fa venire i brividi la denuncia di Igor Gelarda, segretario nazionale del CONSAP, la confederazione sindacale autonoma di Polizia: “Si affaccia minaccioso, vi invito ad approfondire, Eurogendfor (o EGF). Una Polizia transtazionale militare, della quale io ho già scritto in passato e che adesso potrebbe essere un rischio. Noi non abbiamo capito ancora bene come funziona. Noi temiamo che si vada verso una militarizzazione della gestione dell’ordine pubblico. (…) E questo noi non lo vogliamo! Non lo vuole nessuno. In un Paese democratico le Forze dell’Ordine devono essere democratiche e civili. Nel senso di non militari”. A confermare la notizia di una riduzione delle forze dell’ordine da 5 a 2 corpi è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, la cui ammissione è chiara: “Il governo nell’ambito della revisione della spesa lavora a una riorganizzazione funzionale delle forze di polizia”. Funzionale a chi? (fonte www.infiltrato.it)

12 Gennaio 2014
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