30 novembre 2014

IL SEGRETARIO DI SICILIA DEMOCRATICA PRECISA CHE GESTIRE L'AGRICOLTURA NON VUOL DIRE FARE CAMPAGNA ELETTORALE, DOBBIAMO METTERE AL PRIMO POSTO LO SVILUPPO. QUALUNQUE DECISIONE SUI FORESTALI, SUI CONSORZI DI BONIFICA, SARÀ PRESA IN QUESTO SENSO


Il nuovo partito

Leanza carica Sicilia democratica:
"Siamo al 6,7 per cento, alleati del Pd"




di Antonio Condorelli

L'assemblea di Giardini Naxos acclama l'ex vicepresidente della Regione come segretario regionale. Accanto a lui l'ex senatore Nuccio Cusumano. "Entro il 2020 otterremo ventimila posti in agricoltura grazie a una buona gestione dei fondi europei".



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Lino Leanza e Nuccio Cusumano


GIARDINI NAXOS (MESSINA)- "Ventimila posti di lavoro entro il 2020" grazie alla gestione dei fondi europei destinati all'agricoltura e la trasformazione, entro pochi mesi, di Sicilia democratica, in "un partito radicato nel territorio, alleato del Pd, ma in grado di competere con destra e sinistra". Lino Leanza chiude l'assemblea costituente di Sicilia democratica acclamato come nuovo segretario regionale. Ad affiancarlo sarà il senatore Nuccio Cusumano, insieme dovranno creare la struttura del nuovo partito che, assicura Leanza, "avrà un forte radicamento territoriale".
Leanza ha affidato alla platea composta da "oltre 450 amministratori locali", scadenze tassative: entro il 31 marzo, "quando ci saranno elezioni", sottolinea il segretario di Sicilia democratica, bisognerà completare il tesseramento e avviare il congresso che eleggerà i nuovi vertici. "Io sono un segretario a tempo", assicura Leanza pochi minuti dopo l'acclamazione, "ho toccato con mano la voglia di scommettersi, di scendere in campo, abbiamo fatto politica vera, abbiamo costruito un movimento su due punti cardine: lotta all'esclusione sociale e lotta alla disoccupazione".

CROCETTA
Il segretario di Sicilia democratica fa un resoconto dell'attività di governo al fianco di Rosario Crocetta: "Un anno fa avevamo consegnato al presidente della Regione un patto per il lavoro che conteneva tantissimi punti. Alcuni di quei punti hanno trovato riscontro nel Piano giovani, finito come è finito. Noi avevamo indicato in maniera seria cosa doveva essere fatto. Abbiamo capito che dovevamo puntare sull'assessorato all'agricoltura, e dobbiamo riuscire a spendere 7 miliardi di euro dei quali 2,5miliardi sono nei fondi europei. Quest'anno - aggiunge Leanza- rischiamo la perdita secca di 180milioni e un partito che si vuole intestare una battaglia seria deve metterci la faccia e noi lo abbiamo fatto prima con l'avvocato Ezechia Paolo Reale, poi abbiamo indicato l'avvocato Nino Caleca ed entro il 2020 dobbiamo creare 20mila posti di lavoro e aumentare il Pil". Il segretario di Sicilia democratica precisa che "gestire l'agricoltura non vuol dire fare campagna elettorale, dobbiamo mettere al primo posto lo sviluppo. Qualunque decisione sui forestali, sui Consorzi di bonifica, sarà presa in questo senso". Sulle trivellazioni Leanza non ha dubbi: "Se vengono fatte nella sicurezza dell'ambiente, della salute, se c'è la possibilità di creare sviluppo può esserci un 'sì' a condizione che paghino e garantiscano la sicurezza".

SICILIA DEMOCRATICA
"Dopo questa due giorni mi sono reso conto che forse eravamo sulla strada giusta, ci siamo voluti contare e abbiamo deciso di contarci alle elezioni e adesso è chiaro che non ci sono né padrini, né padroni". Il neo partito di Leanza si muove sullo scacchiere della politica guardandosi attorno, ma avendo come alleato "ideale" il Partito democratico. "Nel 1990 avevo votato partito comunista alle provinciali - dice Leanza - alle Europee siamo riusciti a fare diventare il partito democratico prima lista in 118 comuni". Leanza parla delle europee e del successo di Michela Giuffrida. "Abbiamo sconfitto i cuperliani, i crocettiani, i renziani, hanno perso tutti e noi invece abbiamo preso 94mila voti". Un risultato che il segretario di Sd analizza pensando alle elezioni regionali: "Centomila voti in Sicilia rappresentano il 6,7% ecco cosa siamo riusciti a fare".

GLI OBIETTIVI
Leanza accende la platea: "Con questa classe dirigente non possiamo avere sudditanza psicologica. Nei 390 comuni siciliani creeremo un'organizzazione di partito vecchio stampo, con le sezioni, contemporaneamente saremo forti sui social. Ciascuno di noi da oggi è consapevole di aver alle spalle un grande partito. Ognuno di noi deve rivendicare un grande diritto, quello di essere controllati per quello che facciamo, non siamo come gli altri, noi non ci nascondiamo".

LINEA POLITICA
"Noi siamo alleati del Partito Democratico e delle altre forze, altro che stampelle. La Sicilia è determinante, l'apporto di Sicilia democratica può determinare la vittoria o la sconfitta di uno schieramento, ma la verità è che alle elezioni saranno gli altri a schierarsi con noi per farci vincere. Ciascuno di voi si deve candidare a tutto se è bravo, nessuna sudditanza psicologica". Il discorso non cambia a livello locale. "La linea politica è chiarissima -insiste Leanza- se in qualche Comune c'è diversità noi possiamo anche non appoggiare il Partito democratico, rispettiamo l'autonomia dei territori -conclude- che deve essere salvaguardata".


30 Novembre 2014
 Live Sicilia





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