28 ottobre 2014

E GUERRA SIA!



Ricevo e pubblico



E GUERRA SIA!

Tutta la mia solidarietà al segretario regionale del comparto forestale UGL Franco Arena e al sindaco di Godrano Matteo Cannella; solidarietà da dirigente sindacale e da compagno di lavoro di Arena e Cannella. E grazie al Blog del Lavoratori Forestali di Michele Mogavero di esistere.
Ora, però, è necessario reagire! I poteri forti hanno dichiarato guerra alla categoria siciliana dei lavoratori forestali per distruggerla.
Qui non si tratta più di difendere questo o quel sindacato autonomo o confederale, non si tratta più delle giornate lavorative in più o in meno, non si tratta più di tessere sindacali e contratti di lavoro. 

Qui è in gioco l’esistenza della forestazione pubblica in Sicilia e dei lavoratori forestali siciliani tutti: dai settantottisti ai lavoratori a tempo indeterminato!
I nani della politica e i ballerini della grande stampa asserviti al potere finanziario hanno deciso di mobilitare l’opinione pubblica contro i lavoratori forestali siciliani perché puntano a impossessarsi delle risorse economiche destinate alla forestazione siciliana. E’ quello che hanno fatto in questi ultimi tempi. Dove sono finiti, infatti, i soldi che anno dopo anno sono stati tagliati dalla voce di bilancio destinata alla forestazione? Come sono stati spesi i famosi tagli ai forestali di cui si vanta il presidente Crocetta?
Noi lavoratori forestali abbiamo due possibilità: fare finta di nulla e continuare a dividerci per qualche misera ora di lavoro in più oppure unirci e accettare di combattere la guerra, la lotta per l’esistenza, la nostra esistenza di lavoratori.Io credo sia arrivato il momento di guardare alla realtà, di accettare la dichiarazione di guerra, di combattere uniti per difendere la nostra dignità e il nostro ruolo di lavoratori dell’ambiente, del verde, del bosco che sono fattori essenziali alla collettività.
I numeri non ci danno torto ma ci danno ragione. Esiste una grande massa di lavoratori forestali in Sicilia e c’è tanto lavoro da fare per aumentare la superficie boscosa dell’Isola e per difendere quella già esistente. E’ la politica siciliana che non riesce a mettere insieme le due cose perché non ha mai voluto programmare un vero piano di tutela del patrimonio naturalistico della Sicilia.
Quello che non si è potuto dire nell’arena di fango sulla quale sguazzano personaggi come Giletti e Beccalossi è che se il numero degli incendi è aumentato quest’anno si deve all’effetto combinato di due fattori: le temperature altissime di quest’estate rispetto a quella dello scorso anno che eccezionalmente furono più miti, e lo sciagurato articolo 12 della legge finanziaria 5/2014 che ha provocato la catastrofica situazione di ritardi nell’avviamento al lavoro e nell’organizzazione dei lavori di manutenzione, di prevenzione e di repressione degli incendi boschivi.
Quello che non si è potuto dire è che gli incendi iniziano sempre fuori dalle zone boscate e partono dalle campagne abbandonate e non coltivate nonostante i finanziamenti della Crias agli agricoltori.
Quello che non si è potuto dire è che spesso i mezzi antincendio sono costretti a rimanere inoperosi per guasti meccanici o per mancanza di carburante in quanto non ci sono soldi per pagare le officine private e i rifornimenti; e che le leggi vigenti impongono che per cambiare la ruota di un furgone bisogna fare la gara d’appalto e non si può fare in economia nonostante la forestazione siciliana sia dotata di opifici e autoparco.
Quello che non si è potuto dire è che mancano dirigenti giovani e capaci di progettare opere pubbliche verdi nei demani; e che manca la mentalità imprenditoriale pubblica di trasformare la piantagione di frutti di bosco, di mandorleti, noccioleti e sughereti in forestazione produttiva; per non parlare dell’industria del legname.
Quello che non si è potuto dire è che le leggi vigenti hanno imposto lo smantellamento dei vivai aziendali pubblici e che per piantare un nuovo bosco è necessario acquistare nei vivai privati le piantine.
Quello che non si è potuto dire è che i lavoratori forestali attendono oggi il salario di agosto per i vincoli burocratici medievali che ancora nel ventunesimo secolo bloccano i ventisei passaggi necessari a liquidare il salario. Per non parlare del fatto che l’elaborazione delle buste paga è affidato in appalto a soggetti privati nonostante gli uffici di ragioneria interni alla Regione.
Ora io propongo di reagire, di accettare la sfida, di combattere questa guerra tutti insieme, uniti al di là dell’appartenenza sindacale o politica.
Per organizzare questa guerra, per contare quanti sono disposti a non arrendersi e a combattere, propongo di indire un’assemblea regionale di tutti i lavoratori forestali per pianificare i compiti, le azioni e l’obiettivo di una grande riforma di settore che parta dalla proposta di istituire due soli contingenti (151 e Lti) e un solo assessore, un solo direttore generale, un solo direttore in ogni provincia, una sola struttura amministrativa divisa in manutenzione e antincendio!
E per evitare che nascano le inutili e dannose gelosie tra sigle sindacali, per evitare la passerella sfruttatrice del solito politico di turno che viene a chiedere voti, propongo che sia il blog a organizzare questa grande assemblea!
Attenzione, il problema forestale oggi non è quello di strappare le tessere sindacali, di cambiare sindacato o di fare un nuovo sindacato. Le leggi non le fanno il sindacato ma la politica e la politica siamo noi e se necessario dovremo organizzarci affinché nella prossima assemblea regionale sia presente una pattuglia di operai forestali deputati che difendano gli interessi del lavoro forestale e il patrimonio ambientale siciliano!
L’ho già detto e lo ripeto: a sciarra è pa cutra! Abbiamo il dovere di difendere la nostra parte di cutra!
O piantiamo insieme, noi lavoratori, il seme del nuovo albero della forestazione siciliana oppure cadremo tutti insieme dal ramo del vecchio albero nel quale oggi siamo appollaiati e che qualcuno sta già segando.
E per dimostrare che il pericolo è reale e che credo in quello che dico, non mi firmo come componente dell’esecutivo territoriale della Uila Uil di Palermo ma come lavoratore forestale a tempo indeterminato.
Michelangelo Ingrassia




Nota
Ringrazio Michelangelo Ingrassia per la fiducia accordatami. Questa è una sfida  ambiziosa e difficile, ma le cose difficili sono sempre le più belle, un'occasione importante per tutti.

Ecco la mia idea:
Il sogno è poter mettere tutti nello stesso tavolo quei lavoratori iscritti nei Sindacati, Associazioni ecc. nessuno escluso! Possono, anzi DEVONO far parte anche i Segretari/Lavoratori che si spogliono (solamente in quella sede) dalla sigla di appartenenza, sarà il tavolo a decidere le mosse future con tanto di firme e protocolli vari, nessuno si può permettere di primeggiare per scopi personali, verrebbe subito escluso. Nell'immediato però c'è il riordino del settore, quindi 2 soli contingenti: LTI e 151nisti. 
Secondo me non c'è un minuto da perdere, bisogna dialogare con tutte le Istituzioni regionali e far capire da subito che: Le 78 e le 101 giornate nel settore pubblico non hanno più senso logico e produttivo nella società del ventunesimo secolo.  
Non avendo ottenuto almeno questo, non ci sarà da parte mia nessun impegno politico, nè diretto e nè indiretto. Ho sempre sostenuto e continuo a sostenere, che prima vogliamo i fatti e poi tutto il resto. Se anche voi come me, credete in questo progetto allora non rimane altro che aderire GRATUITAMENTE. SARANNO I NUMERI A FARLA DA PADRONE.
Ormai grazie a questo strumento, mi sono fatto un'idea di quelle persone (sparse in tutte le 9 province, numero che deve essere incrementato) volenterose e preparate che ci potrebbero far uscire da questo tunnel.

Aspetto un vostro segnale...



http://forestaliantincendiosicilia.blogspot.it/ 





 

9 commenti:

  1. Finalmente si incomincia a schiarire l'aria torbida che gira intorno al comparto forestale, peccato che siamo dovuti arrivare con le spalle al muro per poter ammettere certe cose e dover ammettere, anche se non in maniera diretta, che quando previsto dagli operai forestali che hanno formato il sindacato dei forestali uniti per la stabilizzazione, non erano invenzioni, come non erano illusioni le soluzioni ricercate attraverso il d.d.l. 104, soluzioni che oggi il sig. Ingrassia (uila) ne auspica il ricevimento da parte della politica ...così come il segretario UILA di Catania, Nino Marino si è espresso più volte pubblicamente.
    Quindi che ben venga questo vertice fra i rappresentanti dei lavoratori, condivido al 100% le regole che indica Michele Mogavero, mi farò portavoce presso Maurizio Grosso di tutto questo e quanto prima vi darò risposta.
    Auspico solo una cosa che non vada perso il tempo speso per portare avanti il D.D.L. 104 e che vuole la stabilizzazione di tutti gli operai forestali siciliani. (sicuramente vanno benissimo e anzi sarebbero auspicabili i due contingenti, oti e 151, in ogni caso sempre di stabilizzazione si tratta)
    Un disegno di legge voluto appositamente di volontà popolare perchè deve essere di tutti, e tutti ne possono chiedere la paternità, in questo Maurizio Grosso primo firmatario è stato chiaro ed esplicito in diversi interventi pubblici.
    Io credo che il dialogo possa esserci ...anzi deve esserci ..altrimenti è finita.
    Non mi resta che porgervi i miei saluti e a presto

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  2. Registriamo la disponibiltà del Segretario Regionale dell'Ugl Franco Arena, e di un' altro collega che fa parte del direttivo regionale della Fai Cisl, parteciperanno ovviamente da operai. Come specificato nell'articolo, sono benvenuti tutti i lavoratori nessuno escluso. Non sarà un campo di battaglia, nè ci sarà una resa di conti tra sigle Sindacali, qualora succedesse una cosa del genere sarò il primo ad abbandonare l'incontro.

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  3. Vorrei fare una precisazione in merito al numero degli incendi di quest'anno, visto che tutti dicono che sono aumentati enormemente rispetto all'anno scorso. Gli incendi di quest'anno sono uguali in linea di massima a quelli di due anni fa e di tutti gli altri anni precedenti, l'anomalia in senso positivo si è registrata l'anno scorso con una fortissima diminuzione degli incendi dovuta ad una questione prettamente climatica, e non legata assolutamente al numero di lavoratori impiegati nel servizio antincendio e neanche al numero di giornate espletate dai lavoratori stessi, ragione che invece qualcuno vorrebbe far credere. Anch'io mi propongo per sedermi alla tavola rotonda,faccio la guerra per migliorare il comparto da anni e ancora non mi sono stancato. Con Affetto Giuseppe Candela.

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  4. Finalmente iniziamo a tirare fuori i denti e fare le cose serie...Ma dobbiamo essere tutti uniti senza pregiudizi,io spero che tutti capiscano che nessuno fa niente per noi ; se non siamo noi stessi a fare qualcosa...Santo Canonico

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  5. sono d accordo con il collega x la sua lunga lettere ma fuori i sindacati tutti ..xche se ancora ci stanno loro ..io da parte mia vidico andate voi io staro a casa ..e caso mai vado via dalla sicilia se nn ho piu la possibilita di farmi il turno di lavoro ho nn trovo nulla.. e un sogno di mia figlia sara la volta buona che la accontento..

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    1. Giuseppe, per favore non saltare avanti e cerca di non essere prevenuto. Ti ricordo che il dialogo è la base. A presto...

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  6. caro michele io nn salto avanti ..ma e la cruda realta...qui x noi nn ce piu futuro xche se tu stesso vedi in quanti siamo 24..mila i commenti si specono...meglio ce andiamo via con la testa alta che essere umiliati da loro politici ..e sindacati ..che x 30 anni anno giocato sul nostro futuro..ciao

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