25 ottobre 2014

«DUE MESI SENZA SOLDI, CI HANNO ABBANDONATI» ESPOSTO DI 240 FORESTALI DEL DISTRETTO CALTAGIRONE



«Due mesi senza soldi, ci hanno abbandonati»
Esposto di 240 forestali del distretto Caltagirone


«Siamo stati abbandonati, c'è un totale disinteresse nei nostri confronti. Alla Regione nessuno ci vuole ascoltare, è come trovarsi di fronte a un muro gomma». Questo il grido di disperazione dei circa 240 lavoratori forestali 101isti e 151isti del servizio antincendio del distretto 5 di Caltagirone, che dopo una stagione estiva tra scioperi, occupazioni e manifestazioni a Palermo, hanno deciso di spostare la loro battaglia in un'aula di tribunale.
I forestali calatini, sostenuti dal Sifus (Sindacato forestali uniti per la stabilizzazione), hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Catania, nella quale contestano alla Regione il mancato pagamento delle mensilità loro spettanti.
Un gesto, quello di adire le vie legali, che - a detta di lavoratori e sindacato - era inevitabile per fare sentire un governo regionale che fino a oggi si è dimostrato «sordo».
«Quello che è accaduto quest'anno ha dell'incredibile - dichiarano i forestali - gli enormi ritardi sui pagamenti degli stipendi creano non pochi disagi. Le nostre famiglie vivono di questo stipendio e abbiamo difficoltà anche a fare la spesa. Alcuni non hanno potuto pagare le bollette, preferendo usare quelle poche risorse economiche per sfamare la famiglia, rischiando anche di subire l'interruzione di servizi essenziali come luce e acqua».
lavoratori e sigla sindacale lamentano il mancato pagamento degli stipendi di agosto e settembre. «Nella storia dei forestali siciliani - proseguono i lavoratori - non era mai successo che la campagna dell'antincendio partisse a luglio, in piena stagione estiva. Negli anni scorsi si è sempre iniziato nel periodo maggio-giugno, per prevenire il pericolo, quest'anno non è stato possibile farlo e i risultati sono stati sotto gli occhi di tutti».
Numeri impietosi quelli della stagione estiva appena conclusasi, che parlano di un incremento d'incendi boschivi del 400% rispetto al 2013 e centinaia di ettari di vegetazione andati in fumo. Per il Sifus, la vicenda dei forestali è frutto di una gestione scellerata, che ha portato allo sfascio il comparto, con le inevitabili gravi ripercussioni sul patrimonio boschivo.
Nell'esposto presentato alla Procura etnea, lavoratori e sindacato sottolineano che, nonostante la Regione abbia approvato ben tre leggi finanziarie con le quali venivano stanziati 215mila euro a fronte dei 280mila previsti per il pagamento dell'intera campagna, i lavoratori non abbiano percepito alcun indennizzo per agosto e settembre. Inoltre - proseguono nell'esposto - è stato violato l'obbligo del contratto integrativo regionale, dove è espressamente indicato che la retribuzione per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico- forestale, deve essere effettuata non oltre il 15 del mese successivo a quello cui si riferisce la prestazione lavorativa o comunque non oltre la fine del mese successivo di riferimento.
«E' una situazione illegittima - scrive in una nota Maurizio Grosso, segretario generale del Sifus - mi auguro che la Procura di Catania faccia luce sulla vicenda e che si accerti se nei fatti, atti e comportamenti della Regione ci siano le condizioni per procedere penalmente, alla ricerca di soggetti responsabili di tutto ciò. Chi ha sbagliato dovrà pagare. Qualora dovesse essere avviato un procedimento penale, il Sifus unitamente ai lavoratori si costituirà parte civile».

Simone Murgo

24 Ottobre 2014





Messaggio alla classe politica 

Si ricorda che i lavoratori dell'antincendio sono ancora in attesa degli arretrati contrattuali del vecchio CCNL 2006-2009. In molte occasioni ci è stata data una-tantum, circa il 65%  su un totale di circa 1750 euro lordi, le percentuali variano da provincia a provincia e da distretto a distretto, le spettanze vengono calcolate in base al contingente di appartenenza. Ad un operaio a tempo indeterminato la somma spettante del 35%, supera anche i mille euro, qualcosa in meno per i cosiddetti 151nisti e 101nisti


La Costituzione della Repubblica Italiana


Art. 1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.


Art. 36.

Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.





Contratto Integrativo Regionale


Art. 11

La corresponsione della retribuzione sia per gli OTI che per gli OTD deve essere effettuata entro il giorno 15 del mese successivo a quello cui si riferisce la prestazione lavorativa e comunque non oltre la fine del mese successivo a quello cui si riferisce la prestazione lavorativa.








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