29 ottobre 2014

CORPO FORESTALE: SCIPIO (UGL), ENNESIMO ASSALTO MEDIATICO NEL CONFRONTI DEL CFS DA PARTE DI GILETTI



CORPO FORESTALE: SCIPIO (UGL), ENNESIMO ASSALTO MEDIATICO NEL CONFRONTI DEL CFS DA PARTE DI GILETTI


Danilo Scipio (UGL)
(AGENPARL) – Roma, 27 ott – Ieri abbiamo assistito all’ennesimo assalto mediatico nei  confronti del Corpo Forestale dello Stato: la confusione creata  ad arte tra Corpo Forestale dello Stato, Corpo Regionale della  Sicilia ed Operai forestali della Sicilia nel corso della rubrica  condotta da Giletti su RAI1, che più che un’arena assomigliava  ad un pollaio, era stata preceduta dall’intervista su SKY al  Ministro della pubblica amministrazione On. Marianna Madia,  chiamata ancora una volta a pronunciarsi sulla  riorganizzazione delle forze di polizia. È evidente che le  nostre argomentazioni hanno costretto il Governo a  cambiare strategia; adesso la priorità non è più  “risparmiare” ma razionalizzare le competenze per offrire  un servizio migliore ai cittadini! Quel che non è chiaro alla Madia – e leggendo alcune  dichiarazioni, anche a qualche sindacalista nostrano – è che l’unico modo per rendere un  servizio migliore al Paese sulla tutela ambientale, è potenziare il Corpo Forestale dello Stato  attraverso l’accorpamento delle polizie provinciali e dei Corpi Forestali delle Regioni autonome  e lasciandolo dov’è, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Il Ministero  dell’Interno e la Polizia di Stato in particolare, non hanno né la cultura né una coscienza  ambientale atte a poter garantire piena autonomia nello svolgimento delle nostre  tradizionali attività a tutela della natura, mentre avrebbero un forte interesse a mitigare la  disastrosa situazione dei propri organici, dovuta al blocco del turn-over, proprio  attraverso il passaggio del personale del CFS. Ma una cosa giusta il Ministro Madia l’ha detta: sarà il Parlamento a indicare la strada! E di  emendamenti a quell’articolo 7 della proposta di riorganizzazione delle amministrazioni  pubbliche che vanno nella direzione auspicata dall’U.G.L., fortunatamente, ve ne sono  moltissimi!!  Alcuni ci accusano di fare terrorismo psicologico nei confronti dei colleghi… perché invece di  sparare fesserie sui notiziari, non chiedono in giro? Perché non si fanno raccontare da chi  vive certe realtà, cosa succede nei Centri di Accoglienza per Immigrati, dove sempre più spesso  vengono chiamati in supporto dei poliziotti anche artificieri, cinofili o altro personale  specializzato? “Sparare” slides sul minor numero di operatori di polizia di altri paesi europei  dimenticando strumentalmente di citare realtà italiane come mafia, ‘ndrangheta, camorra e  sacra corona è il modo peggiore per dare una corretta informazione. Non bisogna mentire ai  Cittadini ed ai Forestali: l’unico modo per salvaguardare la professionalità e l’esperienza  acquisita nel tempo è restare dove siamo! In maniera senz’altro differente, passando  attraverso una riorganizzazione complessiva e profonda delle strutture e dei compiti, ma  non certo transitando nella Polizia di Stato! Abbiamo il dovere di fare quello che l’Italia ci  chiede, non quello che ci piace o che vorremmo fare, questo è vero. Ma è altrettanto vero che il  progetto che stanno portando avanti il Premier Renzi ed il Ministro Madia, di ridurre da 5 a 4 le  forze di polizia, oltre a non essere frutto di un mandato specifico dei cittadini, visto che non stati eletti, non soddisfa neppure criteri di risparmio e di razionalizzazione delle competenze. E non è  neppure vero che siamo l’unico Paese Europeo ad avere 5 polizie, perché la Germania ne ha  addirittura una – statale – per ciascun Länder, mentre in altre realtà la custodia dei detenuti è  affidata alla vigilanza privata. È vero invece che siamo lo Stato con più deputati, dopo  l’Inghilterra, e che spende di più per pagarli, sia che si tratti di quelli italiani che di quelli del Parlamento Europeo! Dall’accorpamento del C.F.S. alla Polizia di Stato si risparmierebbero  circa 20 milioni di Euro all’anno, l’equivalente di un solo mese di stipendi e benefit dei nostri politici nazionali ed europei! In tutto questo bailamme di contro informazione e proposte  irrazionali, c’è chi ci sguazza alla grande. E la domanda sorge spontanea: perché ancora oggi,  con il testo della legge di stabilità che sancisce inequivocabilmente la rimozione del blocco stipendiale, costoro ancora sollevano molti dubbi sulla questione ed invece apprezzano le parole della Madia a scatola chiusa, pur non avendo nessuna garanzia sulle modalità e sui  compiti che andremmo a svolgere a seguito dell’eventuale quanto deleterio passaggio nella  Polizia di Stato?  Come fa l’On. Rosato ad utilizzare (pretestuosamente) per il raggiungimento del suo obbiettivo di “toglierci di mezzo”, informazioni molto dettagliate di situazioni magari al limite, che però non  sono una costante o la normalità, ma solo situazioni contingenti derivanti anche dai buchi  d’organico creati proprio dalle scelte politiche infelici? Chi è l’infame “gola profonda” che prende  pubblicamente per i fondelli tutti i forestali e poi passa sottobanco le notizie, strumentalizzate ad arte, a chi vuole solo la nostra soppressione?

27 Ottobre 2014
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