29 agosto 2014

I BOSCHI SICILIANI RESTANO NEL MIRINO DEI PIROMANI. I FORESTALI NEI CASI PEGGIORI SONO ADDITATI COME CAUSA DEGLI INCENDI. IL SOSPETTO TERRIBILE E PER MOLTI VERSI INGIUSTO, NON NASCE DALLA MODESTA CONSIDERAZIONE CHE SI HA VERSO I LAVORATORI DEL SETTORE.


Incendi, la sintonia dei piromani
Quando si bruciavano le carte

Incendi, la sintonia dei piromani <br /> Quando si bruciavano le carte
I boschi siciliani restano nel mirino dei piromani. E con i boschi, l’esercito dei forestali, che viene additato, bene che vada, come uno strumento costoso ed inutile, e nei casi peggiori, come causa degli incendi. Il sospetto, terribile e per molti versi ingiusto (fare di tutta l’erba un fascio è sempre sbagliato), non nasce dalla modesta considerazione che si ha verso i forestali. L’espediente delle giornate di lavoro assicurate non ha eliminato, infatti, il rapporto fra il rimboschimento e le giornate di lavoro. Il fuoco, insomma, assicura il salario. Da trenta, quaranta anni. Magari non è proprio così, ma così viene ormai vissuto. La Padania, il giornale dei leghisti, usa i forestali siciliani come prova di cattiva gestione delle risorse, incolpando perfino Matteo Renzi di non essere intervenuto sul suo partito, il Pd, che mantiene in piedi l’esercito dei forestali.
Non sono certo gli “assalti”, periodici, della Lega Nord il problema, ma gli incendi boschivi. Nelle aree del Trapanese durante la stagione estiva si sono ripetuti i casi di incendi dolosi. Qualche giorno fa le Madone (Petralia Sottana), e non solo, si sono prese la scena: Altofonte, Bolognetta, Monreale, Roccapalumba, San Cipirrello, Partinico in territorio di Blufi. Le fiamme hanno lambito un tratto di autostrada A19 (Palermo-Catania). Roghi anche in provincia di Messina, a Castelmola e a San Cono, frazione di Tripi, in provincia di Agrigento a Casteltermini e Sant’Elisabetta.
Lo scirocco, da solo, non distrugge i boschi, alimenta le fiamme. E, soprattutto, la concomitanza degli incendi lascia esterrefatti. Dolosi e contemporanei. Qualcosa che non va, indubbiamente, c’è. Ed a pagarne le conseguenze, sul piano dell’immagine, sono quegli operatori che fanno il loro dovere fino in fondo.
Il problema, dunque, va affrontato. E non soltanto nelle aule parlamentari. Gli incendi arrivano da lontano, da un passato inquietante. Le fiamme, infatti, hanno distrutto, per ben due volte, le carte degli assessorati alle foreste, non solo gli alberi appena piantati nei boschi siciliani.
I piromani hanno fatto sparire le tracce delle loro malandrinerie, accuratamente.
Ora si bruciano solo i boschi e si “alimenta” il rimboschimento.
Non può continuare così.

28 Agosto 2014
http://www.siciliainformazioni.com/115861/incendi-in-sicilia-sintonia-dei-piromani-quando-si-bruciavano-carte








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