27 agosto 2014

BOSCHI IN FUMO, LA PROTEZIONE CIVILE INVITA LA SICILIA A PREVENIRE E CHIEDERE MENO CANADAIR


«Boschi in fumo, la Protezione civile invita la Sicilia a prevenire e chiedere meno Canadair»




Sabato 23 agosto è stata certamente una giornata di fuoco nel parco dell'Etna dove sono divampati numerosi incendi. I canadair hanno fatto la spola incessantamente per tutto il pomeriggio riversando tonnellate e tonnellate di acqua per spegnere gli incendi. Numerosi operai forestali hanno partecipato alle operazioni di spegnimento. Purtroppo questa è un situazione che si ripete ogni anno sopratutto quando il caldo diventa più torrido.
Da diversi anni ho prospettato, anche attraverso questo giornale, la necessità di adottare delle strategie idonee a contrastare il fenomeno degli incendi. Per prima cosa ho suggerito di realizzare le strade spegnifuoco attraverso i boschi così come hanno fatto nel parco dei Pirenei (vedi foto). Comprendo le grandi difficoltà da superare per la realizzazione di tale progetto - i vincoli assurdi del parco, la burocrazia becera e ottusa, una politica che si disinteressa e lascia tutto in mano a persone inette e incompetenti raccattate nel lurido sottobosco della politica, mancanza di coordinamento tra comuni, parco, regione ed enti del territorio ecc. - ma non comprendo i comportamenti omissivi di politici e burocrati.
Proprio ieri la Protezione civile ha lanciato da Roma un messaggio alla Sicilia: l'80% delle richieste di invio di canadair arriva dalla Sicilia e solo il 20% dal resto dell'Italia; il costo per l'impiego dei canadair è enorme e la Protezione civile non può più fare fronte alle spese; inoltre la Regione siciliana è stata invitata ad adottare tutte le strategie per limitare i danni dagli incendi e dotarsi autonomamente di dispositivi idonei allo spegnimento degli stessi. Mi auguro che presto qualche politico illuminato sollevi il problema in Assemblea regionale e sia varato un piano idoneo per la salvaguardia del territorio - strade spegnifuoco in tutti i boschi dei Comuni del parco e non tenere accorpati centinaia e centinaia di ettari di boschi come i salsicciotti, realizzare grandi cisterne di accumulo di acqua, realizzare grandi o piccoli invasi di acque reflue o acqua piovana in modo da consentirne l'utilizzo entro pochissimo tempo, costringere tutti i proprietari terrieri all'interno del parco a tenere puliti i propri terreni e a recintarli anche con muretti a secco di pietra lavica allo scopo di non consentire la propagazione del fuoco. Queste sono proposte elementari per contrastare il fenomeno dei roghi senza voler intaccare le ragioni di tanti pseudoambientalisti, botanici da strapazzo che predicano la biodiversità come fosse il Vangelo di Matteo, e senza voler prevaricare sui tanti burocrati ottusi che pensano soltanto alle loro prebende.
Dott. Carlo Cincotti
Presidente del Comitato per la riperimetrazione del parco dell'Etna


26 Agosto 2014



Nota
Come sempre i forestali sono a completa disposizione. 
Con tanto lavoro che c'è da fare si preferisce lasciare a casa gli operai, però si spende più per riparare anzichè per prevenire. Frane e alluvioni costano alla Sicilia 400 mln l’anno, su 424 lavori solo 175 ultimati, un terzo dei fondi stanziati su un totale di 600 mln.
Il ripetersi di eventi metereologici eccezionali determinati dal probabile cambiamento climatico, impongono l’attuazione di efficaci interventi di prevenzione dei rischi idrogeologici.
La ben nota fragilità strutturale delle pendici, che si è accentuata in seguito all’abbandono delle attività tradizionali nelle aree collinari e montane, rende urgente l’adozione di una nuova politica per il governo del territorio. Il Ministero dell’Ambiente ha quantificato che sono stati destinati circa 8,4 miliardi di euro di finanziamenti statali dati alle politiche di prevenzione, mentre nello stesso periodo si sono spesi 22 miliardi di euro per riparare i danni causati da frane ed alluvioni. La Coldiretti afferma che negli ultimi 20 anni per ogni miliardo stanziato in prevenzione ne sono stati spesi oltre 2,5 per riparare i danni." 
Tutto documentato.









1 commento:

  1. Tutti sti miliardi fanno gola ai privati ...ecco perchè il comparto forestale deve scomparire ...u capistuuu?

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