06 luglio 2014

CIANFONI (FAI CISL): L’ANCI DEVE UNA RISPOSTA URGENTE AI SINDACATI SUL CCNL DEGLI OPERAI FORESTALI



CIANFONI (FAI CISL): L’ANCI DEVE UNA RISPOSTA URGENTE AI SINDACATI SUL CCNL DEGLI OPERAI FORESTALI 




La Segreteria nazionale della Fai Cisl, riunitasi il 3 luglio, ha dovuto – si legge in una nota – suo malgrado registrare il persistente silenzio dell’Anci riguardo al problema del contratto nazionale dei Forestali. “Dopo molteplici interventi ufficiosi e ufficiali negli ultimi sei mesi di Fai Flai e Uila verso il Presidente Fassino – dichiara Augusto Cianfoni Segretario generale di Fai Cisl (nella foto) – a tuttoggi non abbiamo avuto risposte concrete circa la convocazione del Tavolo negoziale per il rinnovo del contratto nazionale di 85 mila operai e tecnici forestali, scaduto il 31 dicembre 2012″. “Da quando l’Unione delle Comunità Montane (Uncem) è confluita in Anci – aggiunge Claudio Risso, responsabile Fai del settore – ne abbiamo perso le tracce”. Se a questo imbarazzante silenzio di Anci aggiungiamo le drammatiche condizioni in cui versano da troppi mesi gli operai Forestali in Campania, in Sicilia, in Sardegna e in Calabria per la mancata erogazione degli stipendi e per la totale scomparsa di prospettive a causa dell’indolenza di Regioni, Province, Comuni e Comunità Montane, il quadro che abbiamo di fronte è desolante e attesta – se ve ne fosse ancora bisogno – del generale fallimento della politica nazionale e delle Regioni. “Il Premier Renzi – secondo Cianfoni – assuma attraverso una concertata regia tra Palazzo Chigi, il Ministero delle Autonomie e quelli dell’Ambiente e del Lavoro che interdica lassismi e scaricabarili che concorrono a mostrare l’azione del suo Governo soltanto come una fiera di belle parole e di vanesie promesse. Mentre la Sardegna brucia e alla vigilia dei dispendiosissimi voli di Canadair e di elicottei per lo spegnimento degli incendi boschivi, qualcuno dovrebbe convocare un Tavolo di coordinamento per pianificare azioni preventive tra le quali il lavoro a terra degli operai Forestali resta quello più efficace.” “Dal Premier Renzi vorremmo – conclude il Segretario generale della Fai – che usasse la sua apprezzabile determinazione per interdire una volta per sempre l’indegno banchetto che la peggiore politica e la pessima burocrazia statale e regionale ogni anno, in estate e in autunno, consumano col pronto soccorso ai danni del Paese”.

 03 Luglio 2014
FaiCisl 


Egregio Segretario, sicuramente anche lei ne è al corrente, in Sicilia il Governo Regionale ha deciso di sottoscrivere una convenzione con i Viglili del Fuoco per contrastare gli incendi da terra, cancellando definitivamente i veri professionisti e, cioè quei disgraziati lavoratori forestali della Sicilia, che negli anni hanno acquisito esperienze e professionalità. L'accordo è stato sottoscritto con il Ministro Alfano, che essendo di Agrigento non conosce bene le questioni forestali della Sicilia,  l'intesa prevede il potenziamento di 68 vigili e 150 volontari. La domanda è d'obbligo: Avendo circa 6.500 Addetti allo spegnimento incendi, era necessario questo incremento? Stato o Regione sono sempre i contribuenti a pagare, con questa operazione hanno fatto ridere tutto il mondo! Nella convenzione che hanno sottoscritto non c'è stato nessun ostacolo, non ci potevano essere ostacoli, perchè a Roma si Governa tutti insieme, Centrodx, Centrosx, tra questi troviamo tantissimi Siciliani che si ricordono dei forestali solamente quando si vota, è sempre stato così! Ma cosa dicono i referenti siciliani che siedono all'Ars? Sono tra l'incutine e il martello, è proprio così: in Sicilia litigano o forse fanno finta di litigare, ma a Roma vanno di comune accordo. Se vogliono eliminare i forestali è inutile girarci attorno, basta solo che il Presidente vada in aula e faccia la sua rivoluzione, chieda la cancellazione dei lavoratori del comparto e tutto ritorna alla normalità, penso che abbia anche i numeri per farlo, se invece non sa come fare, allora basta chiedere consigli all'On. Matteo Salvini.
Gent.mo Segretario Augusto Cianfoni, ci auguriamo che possiate intervenire per rimettere in ordine le cose, ma non sarà per niente facile, i migliori economisti hanno detto che per far risalire il PIL in Italia bisogna cacciare i forestali della Sicilia. Ed ora finalmente ci siamo quasi, siamo vicini...











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