08 giugno 2014

ADULTI E BAMBINI SI SONO DIVERTITI RISPOLVERANDO I VECCHI GIOCHI DEL PASSATO. UNA LEZIONE DI UMANITA' CHE HA VISTO COINVOLTA ANCHE LA FORESTALE



L’inedita festa di Adrano (Ct)

Adulti e bambini si sono divertiti rispolverando tanti altri svaghi

Grandi e piccoli giocano spensieratamente all'aperto
Foto lasicilia.it


L'iniziativa si è svolta nell'ambito del progetto Continuità e Orientamento e di quello sulla dispersione scolastica e alla fine ha coinvolto piccoli e grandi in una vera festa, finalizzata alla riscoperta dei vecchi giochi del passato. Giochi che ancora resistono ma forse solo nella memoria degli anziani.
La regala, le nocciole, la corda, il fazzoletto, il tuppetto, il carriolo, le belle statuine e altao ancora: giochi di strada, dove un tempo regnava spensieratezza e sana felicità. Attività ricreative genuine che sono state riscoperte e riproposte nel piazzale del primo circolo didattico di Adrano. Forse per la prima volta bambini e anziani hanno giocato insieme al "fazzoletto" e alla "corda" e con la stessa energia ed entusiasmo si sono "sfidati" e confrontati. Arzille signore si sono esibite nel salto della corda e altri hanno fatto vedere come si fa volteggiare il tuppetto.
Una lezione di umanità che ha visto protagonisti i soci dell'associazione della "Scuola delle tre età" che collabora con il primo circolo in un progetto sulla dispersione scolastica, che vede coinvolti anche l'Ipaa, il Comune e la forestale.
«E' stata una iniziativa entusiasmante che ci ha fatti tornare bambini - dice la signora Maria Caruso - è stato bello vedere anziani e alunni giocare insieme, dopo quasi 50 anni ho riscoperto i miei vecchi giochi, ma ho notato che noi allora eravamo più agili, non avevamo problemi di obesità come alcuni bambini di oggi».
Entusiasta dell'iniziativa anche Enzo La Mela, il presidente dell'associazione «Scuola delle tre età». «I nostri soci si sono messi a disposizione della scuola per offrire la loro esperienza umana - dice - per i ragazzi di oggi è fondamentale riscoprire i giochi del passato, giochi umili che servivano non solo a fare socializzare i più piccoli nei vari quartieri ma anche a fare crescere più sani, perché giocando in strada svolgevano anche tanta attività motoria».
Non nasconde la sua soddisfazione per i riscontri positivi dell'iniziativa il dirigente scolastico del primo circolo didattico, Loredana Lorena: «Nella cosiddetta era digitale, queste attività rivestono oggi un ruolo importante nella nostra società - dice la preside - perché danno tante motivazioni ai nostri alunni ma anche ai grandi che interagiscono con loro. Possiamo definirle una sorta di accademia dell'umanità ed è stato positivo vedere socializzare bambini e anziani impegnati nei giochi del passato».
«Mentre guardavo i nostri alunni che giocavano con gli anziani - dice l'insegnante Rosalba Nicosia - ho rivisto con nostalgia quei giochi che ho praticato anche io tante volte da bambina".
Salvo Sidoti

07 Giugno 2014





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