21 maggio 2014

A NOTO OLTRE A PARLARE DELLA GESTIONBE PUBBLICA DELL'ACQUA, SI E' PARLATO ANCHE DELLA SITUAZIONE DEI FORESTALI


Acqua, bollettazione sociale Noto.

Il sindaco: ripartiamo da zero. I debitori di Sai 8 rischiano il pagamento coatto


Noto. L'amministrazione comunale è pronta a presentare la richiesta di restituzione degli impianti all'Ato idrico, e assumersi la gestione del servizio di erogazione dell'acqua. Lo ha detto il sindaco Corrado Bonfanti la scorsa settimana, durante un incontro pubblico nel corso del quale sono stati trattati argomenti di stretta attualità per il centro barocco. Oltre al ritorno della gestione pubblica dell'acqua, si è parlato dell'ospedale Trigona e della situazione dei forestali.
Bonfanti, proprio quella mattina, aveva partecipato all'ennesima riunione dell'Ato idrico nelle stanze del tribunale di Siracusa. Con lui i rappresentanti degli altri comuni della provincia. Il comune di Noto è stato definito uno di quelli "obbedienti", aveva restituito gli impianti in attesa dell'evolversi della vicenda, e in attesa del 25 maggio, giorno in cui la curatela fallimentare di Sai8 terminerà il suo mandato, ha messo a punto un piano industriale, per lanciarsi nella sfida della gestione in house del servizio. Per farlo, però, ci sarà bisogno dell'aiuto di tutti. «I miei concittadini - spiega Bonfanti - devono avere uno spirito collaborativo in vista di quello che stiamo andando a fare. In fasi di start-up, di inizio del servizio, sarà chiesto loro un piccolo acconto in bolletta per meglio gestire la delicata fase di avvio. Questo ci permetterà di raggiungere in maniera serena la seconda fase, quella di assestamento, durante la quale gli utenti dovranno, però, continuare a rispettare le scadenze per non creare scompensi gestionali». Il piano industriale stilato dall'amministrazione, potrebbe prevedere anche una sorta di bollettazione sociale: sul bene pubblico, nessuno vuole speculare, ma bisogna studiare una tariffazione che permetta di assicurare anche un servizio di primo livello e alta qualità. La richiesta sarà presentata dal 26 maggio, nelle mani del commissario dell'Ato idrico Mario Ortello. A tutti i cittadini che si interrogano su cosa fare con le bollette insolute emesse da Sai 8, Bonfanti ha dispensato un consiglio: «Se non sono state riscontrate difformità tra quanto consumato e quanto fatturato, ritengo che le bollette siano da pagare. Come nuovo gestore del servizio, non ci possiamo rivalere dei crediti con gli utenti. Potrebbe continuare a farlo, invece, Sai8, tramite azioni legali verso ogni creditore». Discorso diverso, invece, per eventuali nuovi allacci al servizio idrico: conviene aspettare qualche settimana, perché al momento è concreto il rischio di trovarsi a pagare quote in anticipo per sopralluoghi ma senza nulla di esaustivo tra le mani. Bonfanti ripensa alle tappe che hanno scandito questo percorso: «Non abbiamo mai abbandonato il progetto di gestire l'acqua da soli. Nemmeno quando abbiamo deciso di riconsegnare gli impianti. Costantemente, abbiamo seguito l'evolversi della vicenda, e, al momento, riteniamo di aver agito nell'interesse dei nostri cittadini».
Ottavio Gintoli

20 maggio 2014






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