29 aprile 2014

BERNAVA CISL: LA SICILIA E' "UNA MACCHINA CHE CAMMINA CON LA TESTATA FUSA"



"UNA MACCHINA CHE CAMMINA CON LA TESTATA FUSA"
Per la Cisl è la Sicilia. L’economia è franata, dice il sindacato lanciando un richiamo a governo e Ars. La manovra bis va varata in fretta. Ma non basta. Servono un piano per tagliare i costi strutturali e una strategia anticrisi condivisa e coerente

Notizie “Registriamo che non c’è consapevolezza dell’impatto che la crisi economica sta avendo nella regione. Il dibattito politico in Sicilia è sbiellato e non vedo nessuno sforzo per definire scelte e soluzioni strutturali dei problemi dell’economia siciliana”. È un richiamo forte al governo e alla politica regionali quello del segretario generale della Cisl Sicilia Maurizio Bernava, che parla all’esecutivo della Cisl di Messina della situazione politica e sociale dell’Isola. Per Bernava, il sistema economico è franato e si sta trascinando anche quello dell'amministrazione regionale, degli enti locali e delle società partecipate”. “La Sicilia – dice – è come una macchina che continua a camminare nonostante abbia fuso da tempo la testata. Non basta approvare la manovra bis, che comunque va fatta in fretta”. E a Crocetta: “Oltre a chiedere un atto d’amore il presidente farebbe bene a chiedere un atto di responsabilità a tutta l'Ars perché, contestualmente alla manovra di bilancio correttiva, sia definito un piano di indirizzo serio per la riduzione dei costi strutturali e per il funzionamento dell’amministrazione della Regione, dei servizi, della sanità”.
È necessario, aggiunge il numero uno della Cisl Sicilia, un piano anticrisi che movimenti risorse e dia respiro alla comunità attraverso poche linee strategiche su cui articolare la programmazione dei fondi Ue. “Il tempo è scaduto – insiste – e servono tre azioni, contestuali alla manovra correttiva: ridare fiducia alla Sicilia, rimettere in moto un meccanismo virtuoso tra economia e amministrazione e ridare alla Sicilia quella credibilità necessaria rispetto alle scelte difficili e rigorose da negoziare con il governo nazionale”.
E rivolgendosi ancora al governatore: “Se è consapevole del momento drammatico della Sicilia e dei siciliani, si confronti – auspica Bernava - e condivida proposte serie e coerenti con enti locali e forze sociali e imprenditoriali. Vuole farsi imporre scelte dal conflitto sociale e dalle mobilitazioni che metteremo in campo o dagli interventi sostitutivi che nei prossimi mesi potranno essere imposti dal ministro dell’Economia?”.

29 Aprile 2014
USR Cisl Sicilia






3 commenti:

  1. Bla Bla Bla!! Solo chiacchiere chiacchere e chiacchere.avete perso troppo tempo . speriamo non sia troppo tardi se no.............enzo puglisi

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  2. i sindacati solo chiacchiere fanno fare ..ormai loro nn sono piu sindacati dei lavoratori ma dei politici...quindi bla bla bla bla bla bla bla

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  3. Esatto collega! i sindacati fan solo chiacchiere e non riescono ad unire le nostre rivendicazioni. Ma non solo! Per cercare di avere consensi e farsi rispettare si mescolano nella politica appoggiandosi a loro anzicchè rivendicare i lavoratori. Questi sono i sindacati confederali, cioè quelli che si appoggiano alla politica. Quello che serve è avere un sindacato autonomo che possibilmente unisce e da voce a tutti noi lavoratori forestali.!

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