30 aprile 2014

LA FINANZIARIA BIS ARRIVA ALL'ARS CROCETTA: BASTA POLEMICHE, GARANTIREMO GLI STIPENDI

 

 La Finanziaria-bis arriva all'Ars Crocetta: "Basta polemiche, garantiremo gli stipendi"

La Finanziaria-bis arriva all'Ars
Crocetta: "Basta polemiche, garantiremo gli stipendi"

La manovra è giunta in commissione bilancio. Scompare la "norma della discordia" con la quale si apriva alla modifica dei contratti dei dipendenti pubblici. Il governatore: "Vogliamo evitare qualsiasi polemica. Questa è una finanziaria con 'finalità sociali'. Allo sviluppo penseremo in un secondo momento".



agnello, crocetta, finanziaria, manovra, stipendi, tagli
PALERMO - Il maxiemendamento è giunto in commissione bilancio subito dopo pranzo. Ma l'esame potrebbe slittare a venerdì prossimo. Oggi all'Ars l'assessore Roberto Agnello illustrerà ai deputati gli aspetti salienti della Finanziaria bis, riscritta dopo il decreto-Renzi e dopo i colloqui di ieri col ministero dell'Economia. Salta la “norma della discordia”, fortemente criticata dai sindacati e dal deputato Pd Antonello Cracolici, quella che prevedeva la possibilità di rivedere i contratti dei dipendenti pubblici. La conferma arriva direttamente dal presidente Crocetta: “Ho chiesto di togliere quella norma – ha detto il governatore – per due motivi. Il primo è che si tratta di una norma inutile, visto che la possibilità di applicare contratti di solidarietà è prevista dalla contrattistica, dalle norme. Il secondo motivo è legato alla nostra intenzione di evitare ogni polemica e ogni strumentalizzazione”.

Per il resto, il maxiemendamento definito ieri in serata da Crocetta e dall'assessore Agnello consisterà, di fatto, nella indicazione della copertura finanziaria per i tagli previsti dal decreto Renzi (circa 89 milioni) e per il patto di stabilità. “Per il resto – spiega il presidente della Regione – ci siamo solo impegnati per garantire gli stipendi. Questa è, di fatto, una manovra con 'finalità sociali'. Le norme per lo sviluppo saranno previsto in un distinto disegno di legge che porteremo presto a Palazzo dei Normanni. Ma per il momento era necessario assicurare i finanziamenti agli enti regionali, ai teatri, alle fondazioni. A circa 25 mila siciliani”.

L'assessore Agnello, intanto, entrando nel dettaglio della “manovrina” ha confermato la possibilità di utilizzare l'extragettito delle imposte Irpef e Irap come "competenza" e non come "cassa". Una sorta di “anticipazione”, quindi, che permetterebbe di ricavare qualcosa come 190 milioni. Somme che verrebbero utilizzate in parte (poco meno di 90 milioni) per "neutralizzare" gli effetti del decreto Renzi attraverso il quale vengono chiesti ulteriori sacrifici alle Regioni a Statuto speciale. Il resto, invece, servirà per scongelare parte delle voci accantonate nell'allegato 2 della Finanziaria-bis impugnata dal commissario (voci che ammontano oggi a circa 320 milioni di euro) o per il rispetto del patto di stabilità interno.

Prima di portare il testo in commissione, l'assessore Agnello in mattinata ha voluto incontrare i sindacati confederali.Presenti Enzo Abbinanti per la Fp Cgil, Gigi Caracausi e Paolo Montera per la Fp Cisl e Giovanni Guadalupi e Alberto Piletto per la Uil Fpl.  Le sigle avrebbero sottolineato “la gravità della situazione in cui versano gli enti anche alla luce delle dichiarazioni per niente rassicuranti del Presidente della Regione riportate dalla stampa questa mattina rispetto alla paventata possibilità di rivedere i contratti dei lavoratori”. Si tratta della norma prevista dal secondo comma dell'articolo 15, che avrebbe “aperto” alla possibilità di rivedere i contratti anche per i dipendenti pubblici e quella di utilizzare i “contratti di solidarietà” anche per i lavoratori delle partecipate. Un articolo che alla fine, come detto, verrà "cancellato".

“L’assessore – proseguono infatti i rappresentanti sindacali - ha mostrato disponibilità al dialogo con le parti sociali e ha a sua volta rappresentato le gravi difficoltà che sta incontrando per varare la manovra aggiuntiva; ma la cosa più importante è che ha condiviso la nostra contrarietà nei confronti di norme che ledono i diritti dei lavoratori e le prerogative della contrattazione comunicandoci di aver già predisposto un emendamento ad hoc per modificarle”. Rassicurazioni che, per il momento, avrebbero convinto i sindacati che a conclusione dell'incontro evidenziano “l’importanza del risultato raggiunto con l’impegno dell’assessore a intervenire sulla norma, ma mantengono alta l’attenzione sulla grave situazione finanziaria e sui conseguenti provvedimenti del Governo regionale, in difesa del lavoro e del servizio pubblico”.

Ma dalle prime notizie circolate sul documento depositato in questi minuti in commissione, ecco anche qualche preoccupazione. “Il governo regionale – ha detto ad esempio il presidente regionale della Cna Giuseppe Cascone - deve avere il coraggio di superare la ‘logica della sopravvivenza’ e inserire già dalla manovra correttiva interventi a sostegno dello sviluppo e del lavoro vero per rilanciare l’economia in Sicilia. Ci rendiamo conto delle difficoltà finanziarie della Regione – prosegue Cascone – ma così come si trovano i fondi per pagare sacche di precariato e svariate forme di sussidi, chiediamo che si stanzino le risorse necessarie per le sostenere imprese che creano vera economia e vero lavoro. Chiediamo innanzitutto il pagamento dei contributi dovuti da anni alle imprese che hanno assunto dipendenti con contratto di formazione-lavoro. Si tratta – conclude Cascone - di un provvedimento indispensabile ad evitare un fiume di decreti esecutivi che altrimenti arriverebbero sulla base delle sentenze già emesse dalla Cassazione e dalla Corte di Giustizia Europea”.

30 Aprile 2014
http://livesicilia.it/2014/04/30/la-finanziaria-bis-arriva-allars-crocetta-basta-polemiche-garantiremo-gli-stipendi_480840/






BARONE UIL: PRIMO MAGGIO 100MILA SENZA LAVORO. I FORESTALI NON SANNO SE POTRANNO EFFETTUARE LE GIORNATE NECESSARIE PER ACCEDERE AGLI STRUMENTI DI SOSTEGNO AL REDDITO


Primo Maggio, Barone: “100mila senza lavoro, in Sicilia è il dramma. Basta promesse, servono investimenti”.


Primo Maggio, Barone: “100mila senza lavoro, in Sicilia è il dramma. Basta promesse, servono investimenti”.

PALERMO. “E’ un Primo maggio drammatico quello che ci apprestiamo a celebrare in Sicilia. In 100mila quest’anno hanno perso il posto di lavoro e altri 200mila - già in cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga - sono a rischio. Non abbiamo nemmeno notizie rassicuranti per i 18mila Lsu dei Comuni dell’Isola, che dovevano essere stabilizzati e che ancora una volta rischiano di finire in mezzo alla strada. I forestali, poi, non sanno ancora se potranno effettuare le giornate necessarie per accedere agli strumenti di sostegno al reddito mentre i circa 8mila lavoratori della Formazione professionale sono senza stipendio da Gennaio e, malgrado l’annunciata riforma, ancora senza alcuna certezza sul futuro”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che precisa: “Una situazione drammatica sottovalutata da quanti invece continuano a litigare per logiche interne e spartizioni di potere non capendo che chi vive di lavoro e stipendio non ne può più. Subito, quindi, risposte a tutte le emergenze a partire dal provvedimento di variazione di bilancio. Bisogna sbloccare i grandi investimenti e utilizzare le risorse Ue facendo ripartire l’economia e lo sviluppo. Domani i lavoratori siciliani diranno “basta”. Basta promesse, è ora di riscoprire il valore del lavoro che è la sola ricchezza su cui si può costruire il futuro della nostra Isola”. 
30 Aprile 2014
http://www.uilsicilia.it/notizie/286-primo-maggio--barone--%E2%80%9C100mila-senza-lavoro--in-sicilia-e-il-dramma--basta-promesse--servono-investimenti%E2%80%9D----.asp

GRADUATORIE ANTINCENDIO. OCCHI BEN APERTI PERCHE' I NODI VERRANNO AL PETTINE. LE SENTENZE DEVONO VALERE PER TUTTI



Ricevo e pubblico una sentenza ma per una questione di privacy non posso citare la fonte


di Michele Mogavero

Occhi ben aperti perchè i nodi verranno al pettine. 
Le sentenze devono valere per tutti


Un aiutino per i 101nisti dell'antincendio che potevano transitare a 151 giorni nell'azienda e non hanno avuto la possibilità di farlo tramite l'opzione.


Non è mai troppo tardi, adesso per chi si trova in queste condizioni può tenere conto della sentenza, è sempre consigliabile informarsi con un legale.

Mi chiedo:
Come mai le graduatorie provinciali per il passaggio al contingente superiore non sono mai state pubblicate?
Chi non ha permesso la loro pubblicazione? 
Chi doveva controllare perchè non l'ha fatto?
Quanti lavoratori dell'antincendio non sono potuti così transitare a 151gg.?













Ecco come recita l'art. 43 della legge 14/2006


Art. 43.
Norme speciali ed elenco speciale dei lavoratori forestali 
1. Dopo l'articolo 45 della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni, sono inseriti i seguenti:
"Art. 45bis. - Norme speciali - 1. Le norme del presente Titolo costituiscono norme speciali che regolano il lavoro del personale alle dipendenze del dipartimento regionale delle foreste e dell'Azienda regionale delle foreste demaniali, per le finalità della presente legge, nell'espletamento delle attività di sistemazione e manutenzione idraulico-forestale ed idraulico-agraria, imboschimento e rimboschimento, miglioramento dei boschi esistenti ed attività connesse, difesa del suolo, valorizzazione ambientale e paesaggistica anche al fine della fruizione sociale del territorio, ivi compresa la gestione delle aree protette, difesa della vegetazione dagli incendi, nonché tutte le attività collaterali, connesse e/o collegate, previste dalla presente legge e dalle norme generali vigenti.
Art. 45ter. - Elenco speciale dei lavoratori forestali - 1. E' istituito l'elenco speciale regionale dei lavoratori forestali, articolato su base provinciale, presso i competenti uffici periferici provinciali del dipartimento regionale del lavoro.
2. All'elenco speciale sono iscritti a domanda tutti i lavoratori già utilmente inseriti nelle graduatorie distrettuali o che abbiano espletato compiutamente, a partire dall'anno 1996, almeno quattro turni di lavoro di cinquantuno giornate lavorative ai fini previdenziali, esclusi i casi di malattia, infortunio o documentate cause di forza maggiore, alle dipendenze dell'Amministrazione forestale nel periodo di vigenza della presente legge, ovvero almeno due turni nel triennio 2003-2005.
3. La domanda d'iscrizione di cui al comma 2 è presentata, a pena di decadenza, entro il termine di novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge. L'iscrizione all'elenco speciale è condizione essenziale per l'avviamento al lavoro alle dipendenze del dipartimento regionale delle foreste e dell'Azienda regionale delle foreste demaniali.
4. Ai soggetti pubblici e privati che si avvalgono, per l'esecuzione di lavori ed attività nel settore forestale ed ambientale, dei lavoratori iscritti nell'elenco speciale istituito col presente articolo, possono essere applicati agevolazioni, aiuti, sgravi fiscali previsti dalle vigenti norme regionali. I suddetti soggetti sono tenuti all'applicazione della vigente contrattazione collettiva del settore e della legislazione sociale. In caso di accertata violazione delle norme contrattuali, previdenziali e sociali, i soggetti inadempienti sono esclusi per un quinquennio dall'accesso, sotto qualsiasi forma, ad agevolazioni ed aiuti vigenti nel settore. A tal fine gli organi competenti sono tenuti a trasmettere ai dipartimenti dell'Assessorato regionale dellcoltura e delle foreste ed all'Osservatorio regionale paritetico del lavoro forestale l'esito degli accertamenti definitivi di avvenuta violazione.
5. Le garanzie occupazionali di cui agli articoli seguenti sono computate tenendo conto delle giornate lavorative di cui al comma 2, comunque effettuate dai lavoratori iscritti nell'elenco speciale alle dipendenze dei soggetti pubblici o privati, anche in regime di convenzione. Tali garanzie occupazionali sono riconosciute anche ai lavoratori che dall'anno 1996 hanno prestato servizio per almeno due turni alle dipendenze degli Ispettorati ripartimentali delle foreste con le mansioni di addetto allo spegnimento e alla prevenzione degli incendi ex SAB. La gestione giuridica ed economica del personale forestale assunto in attuazione delle presenti disposizioni avviene in base alla contrattazione collettiva per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria. Possono essere previsti, inoltre, idonei strumenti per la gestione complessiva del sistema agro-forestale-ambientale.
6. I lavoratori aventi titolo sono inseriti nell'elenco provinciale per fascia di garanzia occupazionale di appartenenza, diviso per graduatorie formulate secondo i criteri previsti dall'articolo 48, comma 1 e dall'articolo 49, comma 2.".






ANTINCENDIO. UGL: CON LA STABILIZZAZIONE SI RISPARMIA


Operatori antincendio della forestale: proposta Ugl

«Con la stabilizzazione si risparmia




Il futuro degli operatori forestali, soprattutto quelli dell'antincendio, continua ad essere avvolto da una coltre di incertezza. Delle possibili misure che verranno adottate dalla Regione per comprimere i costi, tra cui anche la possibilità che una parte dei lavoratori venga dirottata alla manutenzione, se ne parla da giorni. Su questo ed altri argomenti di rilievo interviene Angelo Ferrara, segretario provinciale dell'Ugl agricoli e forestali, il quale esprime la preoccupazione del sindacato, e torna a chiedere la stabilizzazione del personale: «La situazione attuale vede l'unificazione dei servizi dell'Ispettorato e dell'Azienda forestale, con l'antincendio trasferito alle competenze di quest'ultimo ente. Noi non siamo mai stati d'accordo con questa soluzione e lo abbiamo ribadito nell'ultimo incontro con l'assessore regionale Mariella Lo Bello. In quella sede, rifacendoci all'articolo 48 della legge 16/96, abbiamo sottolineato come, invece che dei risparmi, vi saranno problemi per le graduatorie: una unificazione, infatti, potrebbe comportare disparità di ruolo tra i diversi lavoratori, alcuni dei quali potrebbero decidere di prendere posizione in maniera decisa. Tutto ciò potrebbe culminare con un blocco del servizio antincendio».
Ferrara continua: «Era meglio utilizzare la vecchia graduatoria, come già successo il mese scorso per i centocinquantunisti dell'Azienda, per poi riorganizzarci e confrontarci con l'assessore regionale, al fine di capire realmente come risolvere la situazione. Si continua a sentir parlare della volontà di attuare dei risparmi, ma io ritengo che il vero risparmio inizierebbe considerando altri aspetti. Ad esempio, la stabilizzazione della categoria e varando una giusta programmazione del lavoro. Per questo, l'Ugl chiede, da sempre, la stabilizzazione dei lavoratori forestali».
Claudio Costanzo



29 Aprile 2014




Leggi la notizia in PDF







NO AL DIMENSIONAMENTO, IL CODIRES CONTESTA IL TRASFERIMENTO DI 3.500 ADDETTI ANTINCENDIO


Sindacato agroforestali contesta il trasferimento di 3.500 addetti al contingente antincendio «No al dimensionamento»


Il Segretaro Regionale del Codires, Enrico Scozzarella


«Il governo regionale vuole trasferire 3 mila 500 addetti al contingente antincendio, accorpandoli al contingente manutenzione dei boschi, al fine, come dichiarato dallo stesso governo, di risparmiare sulle somme da destinare a tale categoria, perpetrando un illegittimo forzoso dimensionamento». A questo piano, annunciato dal sindacato degli agrofrorestali, Co. Di. res. c'è la netta opposizione di questa organizzazione sindacale. Il segretario regionale del Co. Di. Res. Enrico Scozzarella, afferma: «Ci opponiamo a un eventuale provvedimento insensato e invece rilanciamo con delle proposte serie. Riteniamo che si possono ottenere dei risparmi, limitando il ricorso agli elicotteri e Canadair, potenziando l'organizzazione delle squadre Sab e delle dotazioni e automezzi a oggi carenti cui solo lo spirito di abnegazione e il rischio dell'incolumità personale di detto contingente ha in parte colmato. Inoltre, riteniamo che tale decisione del Governo regionale, sia anche in netto contrasto con l'articolo 56 della legge regionale 16/1996, che determina il numero degli addetti lavoratori antincendio e li seleziona in maniera dettagliata in tutte le province, per qualifica professionale acquisita legalmente con corso ed esame di attitudine sostenuto in addetti alle squadre di pronto intervento; addetti alla guida delle autobotti e dei mezzi tecnici speciali per il trasporto delle squadre di pronto intervento; addetti alle torrette di avvistamento e alle sale operative».
Il Co. Di. Res. menziona anche la suddivisione perla formazione dei contingenti distrettuali per ciascuna provincia, in base alla superficie boscata, alle aree protette, alla orografia, ai mezzi ed alle attrezzature in dotazione. Secondo tale suddivisione, la provincia di Enna dovrebbe avere 320 addetti alle squadre di pronto intervento; 92 addetti alla guida delle autobotti e dei mezzi tecnici speciali per il trasporto delle squadre di pronto intervento; 110 addetti alle torrette di avvistamento ed alle sale operative.
Il segretario Scozzarella, precisa: «Nella finanziaria di stabilità 2014 all' articolo 12 non si fa nessun cenno di riduzione di personale addetti al servizio antincendio. Pertanto se si dovesse applicare tale provvedimento governativo, i lavoratori che verrebbero coinvolti si potranno tutelare anche attraverso i nostri legali». Il Co. Di. Res, ha proclamato lo stato di agitazione e nelle prossime ore incontrerà i gruppi parlamentari per verificare se ci sono margini per ribaltare tale decisione in aula durante la discussione della Finanziaria Bis 2014».
Arcangelo Santamaria

29 Aprile 2014







Notizia correlata:







REGIONE, NULLA DI FATTO SULLA MANOVRA BIS



Regione, nulla di fatto sulla manovra bis


Regione, nulla di fatto <br /> sulla manovra bis
Slitta ancora una volta la presentazione in commissione Bilancio della riscrittura del governo della manovra bis. Il testo doveva approdare stasera alla 20, ma l’esecutivo targato Rosario Crocetta ha annunciato che sarà pronto  per domani alle 16.
“Poi ci sarà tempo sino alle 19 di martedì -  dice il presidente della commissione Bilancio in quota  Udc, Nino Dina – per presentare gli emendamenti e lunedì partirà l’esame in commissione”.   Oggi l’assessore regionale all’Economia si era recato a Roma per ottenere il via libera dal ministero alla strategia trovata dal governo per far fronte ai nuovi sacrifici imposti dal decreto Irpef di Renzi.
La strada trovata e su cui il neo esponente dell’esecutivo regionale avrebbe ottenuto l’ok dalla capitale prevede l’utilizzo di  parte delle anticipazioni di Irpef ed Irap del 2015. “L’appello alla  responsabilità lanciato ieri dal presidente Crocetta – conclude  Dina-? È un auto appello. Se non portano in commissione la manovra  bis difficile fare presto”.

29 Aprile 2014
http://www.siciliainformazioni.com/94628/regione-nulla-fatto-manovra-bis






SIAMO ALLE SOLITE FURBATE TRA PROTEZIONE CIVILE, FORESTALE E SOVRINTENDENZE


Si deve incidere sulla complicità politica-apparati di potere




  Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi


Giuseppe Giarrizzo
Sento ora da Renzi il nuovo annuncio: è dietro l'angolo la riforma madre, quella della Pubblica amministrazione. Non ci sono per il momento dettagli: dobbiamo aspettarci, si dice, una riduzione degli effettivi, sforbiciate degli stipendi di vertice, cancellazione dei premi ai dirigenti e mobilità territoriale.
I nostri sindacati minacciano scioperi e lasciano capire che si può fare a meno della concertazione (e degli immancabili tavoli), non delle tutele che l'uomo comune chiama da tempo privilegi dovute alle "altissime" competenze del pubblico impiego.
Non vale commentare siffatte proteste e minacce, dal momento che non poche responsabilità del presente degrado, della incompetenza e bassa produttività del pubblico impiego vanno imputate alle "complicità sindacali". Ma bisogna dire che le misure oggi anticipate sembrano rispondere all'opinione volgare, non certo aggredire il male nella radice: e la radice è nella consolidata complicità tra la politica e gli apparati del pubblico potere: donde lo scandalo dei "premi" non dovuti, la crescita fuori controllo delle assunzioni e dei contratti, la docilità alla corruzione in tutte le forme (tolleranza dei conflitti di interesse, tangenti, fondi neri, gestione degli appalti, sprechi per dilapidazione di risorse o destinazione a progetti inutili, assenza d'ogni regola, ecc).
E l'elenco è confinato ai primi titoli. Se n'era accorto persino Enrico Letta, quando si compiaceva ad opporre la pubblica moralità dell'Europa continentale all'"immoralismo" dell'Europa mediterranea. Ma può un ceto politico, forse il pessimo della storia unitaria del Paese, confidare nel successo di una politica di rifondazione dei valori dello Stato moderno, e con pratiche di buon governo di rigenerazione della moralità perduta? I dubbi appaiono fondati ed estesi.
E i dati non vengono da analisi interne alla struttura, o dalle statistiche di terza o quarta mano dell'inutile Istat: vengono dalle inchieste della magistratura penale, cui a tratti concorre la sonnambula Corte dei Conti, ed in materia di formazione, assistenza e previdenza, speculazioni fiscali e bancarie, pubbliche competizioni e/o certificazioni per le quali la scuola (università compresa) ha pagato e continua a pagare il prezzo più alto.
Ritocchi, piccoli aggiustamenti certo, ma non chiamateli riforme. Non basta cancellare o modificare un istituto, quando non si incide sul contesto. Da vecchio socialista, non ho certo dimenticato che l'abolizione delle Province (disposta, anche se non attuata, da un'articolo dello Statuto della Regione Siciliana), quando Regioni e nuove articolazioni territoriali erano solo idee, fu voluta per giustificare l'abolizione nella Sicilia nuovissima dei prefetti. Apprendo che l'istituto è ora in fase di cancellazione: e i prefetti e i questori (territorio e poteri)? Ignoriamo da chi o che si almanacca per superarli.
Questo, del governo di un territorio "difficile" e degradato è forse il luogo elettivo per ogni seria riforma anche della pubblica amministrazione, e del pubblico potere centrale o locale: beni culturali e turismo lo presuppongono.
E' facile sostenere che al presente non si vedono né fatti né idee: aspetto smentite. Per quel che vedo, siamo alle solite "furbate": tra Protezione civile, forestale e Sovrintendenze, poverissima, a volte assente del tutto, è la competenza tecnica e culturale.
Tra le vecchie/nuove proposte, c'è quella del prepensionamento di dipendenti pubblici per far largo ai giovani. Ma siamo certi che le scuole superiori, e pubbliche e private, abbiano in questi ultimi trent'anni curato la formazione? Ricorreremo, come si è fatto, ai quiz per selezionare dai giovani il nuovo esercito del pubblico impiego? Cosa è possibile fare con il materiale umano disponibile dopo il cinico genocidio di cinque o sei generazioni di "giovani"? Quanti dei documenti-progetto son brutte traduzioni dall'anglo-americano di analisi e fututibili? Non deve far scandalo il fatto che anch'io ho denunciato, che la relazione Anvur, pubblicata poche settimane fa, copra lo stato della nostra ricerca - dentro e fuori dell'università - per il quinquennio 2006-2010, con sofisticate statistiche di seconda o terza mano, e ciò per far da premessa a valutazioni, correzioni, premi relativi al periodo 2015-2020?
E' come la diagnosi di mali acuti del nostro presente organismo fondata su dati prognostici di cinque o dieci anni fa. E visto che quei numeri sono base della politica di allocazione territoriale di ricerca per il prossimo triennio, il Cun e la Crui non hanno niente da dire? E la ministro viaggia, promette e... tace su limiti e i pasticci dei propri apparati. E' pubblica amministrazione pur questa,
E chiamatele riforma...


29 Aprile 2014
 









29 aprile 2014

BERNAVA CISL: LA SICILIA E' "UNA MACCHINA CHE CAMMINA CON LA TESTATA FUSA"



"UNA MACCHINA CHE CAMMINA CON LA TESTATA FUSA"
Per la Cisl è la Sicilia. L’economia è franata, dice il sindacato lanciando un richiamo a governo e Ars. La manovra bis va varata in fretta. Ma non basta. Servono un piano per tagliare i costi strutturali e una strategia anticrisi condivisa e coerente

Notizie “Registriamo che non c’è consapevolezza dell’impatto che la crisi economica sta avendo nella regione. Il dibattito politico in Sicilia è sbiellato e non vedo nessuno sforzo per definire scelte e soluzioni strutturali dei problemi dell’economia siciliana”. È un richiamo forte al governo e alla politica regionali quello del segretario generale della Cisl Sicilia Maurizio Bernava, che parla all’esecutivo della Cisl di Messina della situazione politica e sociale dell’Isola. Per Bernava, il sistema economico è franato e si sta trascinando anche quello dell'amministrazione regionale, degli enti locali e delle società partecipate”. “La Sicilia – dice – è come una macchina che continua a camminare nonostante abbia fuso da tempo la testata. Non basta approvare la manovra bis, che comunque va fatta in fretta”. E a Crocetta: “Oltre a chiedere un atto d’amore il presidente farebbe bene a chiedere un atto di responsabilità a tutta l'Ars perché, contestualmente alla manovra di bilancio correttiva, sia definito un piano di indirizzo serio per la riduzione dei costi strutturali e per il funzionamento dell’amministrazione della Regione, dei servizi, della sanità”.
È necessario, aggiunge il numero uno della Cisl Sicilia, un piano anticrisi che movimenti risorse e dia respiro alla comunità attraverso poche linee strategiche su cui articolare la programmazione dei fondi Ue. “Il tempo è scaduto – insiste – e servono tre azioni, contestuali alla manovra correttiva: ridare fiducia alla Sicilia, rimettere in moto un meccanismo virtuoso tra economia e amministrazione e ridare alla Sicilia quella credibilità necessaria rispetto alle scelte difficili e rigorose da negoziare con il governo nazionale”.
E rivolgendosi ancora al governatore: “Se è consapevole del momento drammatico della Sicilia e dei siciliani, si confronti – auspica Bernava - e condivida proposte serie e coerenti con enti locali e forze sociali e imprenditoriali. Vuole farsi imporre scelte dal conflitto sociale e dalle mobilitazioni che metteremo in campo o dagli interventi sostitutivi che nei prossimi mesi potranno essere imposti dal ministro dell’Economia?”.

29 Aprile 2014
USR Cisl Sicilia






FORESTALI SICILIA. FIGUCCIA (FI): SI A DDL INIZIATIVA POPOLARE. NON UN MERO COSTO MA UNA RISORSA INDISPENSABILE PER LA MESSA IN SICUREZZA E TUTELA DEL TERRITORIO


Forestali Sicilia. Figuccia (fi): si’ a ddl iniziativa popolare


http://www.vincenzofiguccia.it/templates/figucciaBLu/images/header.jpg


"Non un mero costo ma una risorsa indispensabile per la messa in sicurezza e la tutela del territorio. I forestali possono contribuire enormemente a migliorare la nostra Sicilia, messa a dura prova dal dissesto idrogeologico, dalla desertificazione, dalla mancana di una pianificazione serie di interventi essenziali. Per il raggiungimento di questo obiettivo Forza Italia sosterrà il ddl di iniziativa popolare 104/2013, che opportunamente emendato, consentirà di riformare il settore forestale siciliano, anche grazie all’utilizzo dei fondi comunitari", così l’On. Vincenzo Figuccia, vicecapogruppo di Forza Italia all’Ars.

29 Aprile 2014
http://www.newsit24.com/notizie/forestali-sicilia-figuccia-fi-si-ddl-iniziativa-popolare



Ripeto: la settimana scorsa avete salvato il Governo, adesso salvate i forestali.




Notizie correlate:


COLPO DI SCENA ALL'ARS, FORZA ITALIA APPOGGIA IL GOVERNO (ANCHE I FORESTALI?). FIGUCCIA: SAREMO NOI A DETTARE LA LINEA

FIGUCCIA (FI): GOVERNO INCAPACE, A RISCHIO 25MILA STIPENDI. TRA QUESTI ANCHE QUELLI DEI FORESTALI









L'ASSESSORE ALL'ECONOMIA ROBERTO AGNELLO, OTTIENE IL VIA LIBERA DEL MINISTERO SULLA MANOVRA BIS


Agnello ottiene il via libera del ministero sulla manovra bis




PALERMO. L'assessore all'Economia, Roberto Agnello, ha ottenuto l'ok dagli uffici del ministero sulla strategia per la definizione della manovra bis, ferma in commissione Bilancio dell'Ars. "L'interlocuzione è stata molto positiva - dice l'assessore in rientro da Roma - Si intravedono gli spazi per potere gestire gli effetti del Dl Renzi sulla manovra bis".
Come concordato con la commissione Bilancio, l'assessore Agnello entro stasera predisporrà l'emendamento di riscrittura di parte della manovra bis, alla luce degli 88,4 milioni di euro di accantonamenti imposti dal decreto Irpef alla Sicilia.

29 Aprile 2014
http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/340780/








CGIL, CISL E UIL: “ LA MANOVRA BIS COLPISCE I LAVORATORI”


Cgil, Cisl e Uil: “La manovra bis colpisce i lavoratori”


“La manovra bis alla quale sta lavorando il governo Crocetta mette in discussione i contratti collettivi di tutti gli enti e le societa’ della Regione, oltre che tagliare di oltre il 30%, e in alcuni casi fino al 50%, i trasferimenti nei confronti degli stessi con pesanti ricadute sugli stipendi dei lavoratori che verrebbero ridotti proporzionalmente”. Lo dicono i segretari generali e quelli di categoria di sindacai Cgil, Cisl e Uil che chiedono un incontro con l’assessore all’Economia Roberto Agnello e un’audizione in commissione bilancio all’Ars.
“Dal testo della manovra – proseguono le organizzazioni sindacali – emergono gravi profili di incostituzionalita’, mentre altri elementi si prestano ad una piu’ che probabile impugnativa del Commissario dello Stato, come avvenuto recentemente con la legge di stabilita’ regionale”. Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl ritengono che “prioritariamente si dovrebbe procedere a una razionale riorganizzazione degli enti e delle societa’ collegati alla Regione, affrontando i veri sprechi e i veri mali della cattiva burocrazia: le troppe norme, le procedure farraginose, la cattiva organizzazione del lavoro e non colpendo il gia’ ridotto potere d’acquisto delle retribuzioni dei pubblici dipendenti”.

29 Aprile 2014
 http://www.linksicilia.it/2014/04/cgil-cisl-e-uil-manovra-bis-colpisce-il-lavoratori/






IL PRESIDENTE CROCETTA: BISOGNA DARE SICUREZZA AI FORESTALI CHE DA MESI NON PERCEPISCONO MENSILITA'


Notizie Politica: Ars, senso di responsabilità per una finanziaria bis

Scritto da Valentina Corrao

Palazzo dei NormanniIl governatore siciliano Rosario Crocetta invita i partiti a risolvere la questione finanziaria, per dare sicurezza ai lavoratori che attendono sicurezza economica, i dipendenti dei consorzi, dell'Esa, i forestali, dei teatri e altri enti, da mesi non percepiscono mensilità.
La commissione Bilancio all'Ars, attende il via libera da Roma, ed è vertice tra il neo assessore all'Economia Roberto Agnello e i dirigenti della capitale.
Il decreto Renzi che prevede di avere in busta paga 80 euro in più al mese, cela in sè il compromesso, ovvero saldare i debiti con le imprese in modo regolare secondo standard e limiti della comunità europea.
Se da Roma non ci sarà alcun tipo di elasticità il presidente Crocetta si troverà nuovamente alle strette, e pronto ad attivare una politica di tagli che vanno in direzione della sanità siciliana.
Intanto si attende la discussione della finanziaria bis in commissione, si discuterà si presenteranno gli emendamenti alla manovra.
 
29 Aprile 2014
http://www.hercole.it/index.php?option=com_content&task=view&id=47107&Itemid=246
 
 
 
 
 

GIORNO 2 MAGGIO AVVIAMENTI PER I 151NISTI, SEDE DI LAVORO TORTORICI LOCALITA' CERASIA (ME)







Cliccare per ingrandire





FIGUCCIA (FI): GOVERNO INCAPACE, A RISCHIO 25MILA STIPENDI. TRA QUESTI ANCHE QUELLI DEI FORESTALI


Sicilia: Figuccia (FI), Governo incapace, a rischio 25mila stipendi

Palermo, 28 apr. - (Adnkronos) - ''Un guazzabuglio dovuto alla palese incapacità di Crocetta e compagni di far tornare i conti della nostra amata Sicilia, non riuscendo a riorganizzare e razionalizzare l'Istituzione Regione e i servizi da essa offerti". A dirlo è Vincenzo Figuccia, vice capogruppo di Forza Italia all'Assemblea regionale siciliana, a proposito della manovra bis, che il Governo Crocetta dovrà riscrivere dopo i nuovi sacrifici imposti da Roma. "La Finanziaria bis, tutta da riscrivere, la cui discussione salta di almeno una settimana, rischia per di più di fare ritardare lo stipendio di oltre 25 mila lavoratori pubblici, 25 mila famiglie - aggiunge -. Una situazione che ha dell'incredibile, ma che è invece drammaticamente vera. Ai continui tagli decisi da Roma, dai governi delle tasse imposti dalla sinistra, si aggiunge la totale imperizia della Giunta regionale, maestra in una politica senza faccia e senza etica. Quando il testo della finanziaria bis giungerà in Commissione, e poi in Aula - conclude Figuccia -, Forza Italia mostrerà, come sempre avviene, senso di responsabilità, pur senza fare sconti ad un governo regionale incapace di fare il bene della Sicilia''.

28 Aprile 2014
Palermo la Repubblica.it



Gent.mo On. Figuccia, la settimana scorsa avete salvato il governo, adesso salvate i forestali.
Questa mattina scade il termine per la presentazione degli emendamenti in commissione bilancio.




COLPO DI SCENA ALL'ARS, FORZA ITALIA APPOGGIA IL GOVERNO (ANCHE I FORESTALI?). FIGUCCIA: SAREMO NOI A DETTARE LA LINEA