09 ottobre 2013

I PROBLEMI DELLA FORESTAZIONE E DEL PRECARIATO DEBBONO ESSERE TEMI CHE TROVANO UN TAVOLO DI CONFRONTO DELLA REGIONE


Successo per l'accademia amici del canto

Sette qualificati al Gran Galà «Stella d'argento»



«Rilanciare l'economia della nostra provincia»
Siamo preoccupati di quanto sta accadendo in Italia e per certi versi all'allarmati per la crisi istituzionale causata dall'irresponsabilità di chi vorrebbe anteporre gli interessi personali alle condizioni del Paese.
I lavoratori e i pensionati italiani, attendono che un autorevole Governo nazionale metta mani all'aumento delle pensioni minime, al rinnovo dei contratti per i lavoratori pubblici e privati e vengano ridotte le tasse sul lavoro dipendente. Siamo convinti che occorra una buona legge di stabilità che inverta le scelte recessive compiute in questi anni: non si può immaginare un'uscita dalla crisi senza puntare sul lavoro e sulla buona occupazione.
Per questo serve un vero Governo del Paese, capace di compiere le scelte necessarie a rispondere alle richieste del mondo del lavoro. In ragione di ciò, Cgil, Cisl e Uil chiedono che la legge di stabilità preveda:
un' effettiva restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti e ai pensionati;
una riduzione fiscale alle imprese collegata agli investimenti e all' occupazione;
il completo finanziamento della cassa integrazione in deroga e la definitiva soluzione al problema degli esodati e dei precari della Pubblica amministrazione, della scuola e della ricerca.
È essenziale che la legge di stabilità determini una riduzione del livello di tassazione, non solo in nome della giustizia fiscale, ma per la necessità di rilanciare investimenti, consumi e occupazione che non possono crescere se si accentua l'impoverimento di lavoratori e pensionati. La legge di stabilità dovrà compiere scelte di politica industriale e di investimenti, senza le quali le grandi imprese di rete fondamentali per lo sviluppo, come Telecom e Alitalia, e grandi gruppi industriali, come Finmeccanica e quelli siderurgici, perdono la loro funzione e rischiano di essere svenduti.
Infine, bisogna affrontare il nodo della spesa pubblica, abbandonando la dannosa logica dei tagli lineari e realizzare, invece, un vero riordino istituzionale e una riduzione della spesa corrente attraverso i costi standard, avviando un processo contrattuale di riorganizzazione della pubblica amministrazione. L'assenza di queste scelte e una legge di stabilità che non tiene conto delle nuove necessità, determinerebbe un ulteriore peggioramento delle condizioni dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese e, soprattutto, una diminuzione dei livelli occupazionali.
Affinché non continui quello stato di ingovernabilità del Paese che impedisce la realizzazione di tutte queste necessarie riforme, occorre che il Parlamento cambi la legge elettorale, ridando ai cittadini la possibilità di scegliere, superando la logica personalistica della politica e ricostruendo un clima di fiducia nelle istituzioni della Repubblica.
Il Governo Regionale ha il dovere di avviare un percorso, pur nelle ristrettezze economiche che dia la possibilità a nuovi investimenti e rilanci l'idea che nelle nostre zone è possibile fare impresa anche con importanti iniziative, semplificando la burocrazia e rendendo appettibili le nostre aree.
Un progetto di rilancio dell'imprenditoria nel centro meridionale della Sicilia e la capacità di attrarre investimenti, dovrà essere l'obiettivo primario del Governo sei vuole stabilizzare un quadro che crea allarme per le tante dismissioni a cui siamo stanchi di assistere. La questione della formazione professionale, i problemi della forestazione, le vicende del precariato, debbono essere temi che trovano un tavolo di confronto col governo della regione e in tempi brevi diano serenità alle migliaia di famiglie ch sono coinvolte nelle tantissime vertenze in atto.
Nel territorio provinciale, siamo impegnati a costruire un percorso che dia slancio all'economia e possa creare realtà produttive che invertono una tendenza. Il deserto delle iniziative si deve trasformare in un luogo virtuoso dove ciascuno ritiene conveniente l'investimento. Per fare questo, è necessario essere accompagnati da una "classe dirigente" che abbia il senso delle responsabilità; una classe dirigente che della politica ne trovi ragioni di un impegno principe sul territorio, costante e determinato, tanto da portare le istanze provenienti dai diversi settori sociali, nelle aule parlamentari e riesca a trasformarle in progetto.
In assenza di ciò, siamo pronti ad un grande sciopero generale del territorio per reclamare nuovi investimenti e iniziative che favoriscano insediamenti produttivi di attività compatibili con la realtà territoriale.
Questi i temi che intendiamo affrontare in un prossimo attivo provinciale.
Nino Giannone, Emanuele Gallo, Salvatore Pasqualetto  Segretari generali Cgil, Cisl e Uil «Migranti e No Muos, emergenze par la Polizia» Partecipatissima la riunione tenutasi a Caltanissetta presso la sala della Questura "E. Loy". Un momento importante, preceduto da un cordiale incontro con il Questore di Caltanissetta,  dr. Filippo Nicastro, al quale la Consap ha rappresentato i disagi e le problematiche dei poliziotti della provincia nissena legati agli indiscriminati tagli effettuati al Comparto Sicurezza dai diversi "Esecutivi" succedutisi e alle ripercussioni sulla sicurezza in generale per la città. Assolutamente necessario, potenziare le risorse umane assegnate in provincia, e la Consap di ciò si farà carico rappresentandolo al Dipartimento della P. S., per fronteggiare le emergenze dei crescentiservizi istituzionali legati alle attività di O. P. del Centro per Immigrati di Caltanissetta  (Cie, Cara), che impegna l'apparato della Questura in maniera continua. Non passa giorno, infatti, che non si debbano approntare idonei servizi volti almantenimento dell'ordine pubblico sia all'interno del Centro che per raggiungere le "Commissioni" rifugiati, purtroppo dislocate in altra provincia, al fine di esaminare e ascoltare le centinaia e centinaia di immigrati che hanno presentato istanza per il riconoscimento di asilo politico" e sono ospiti nel Centro di Caltanissetta o, cosa abbastanza frequente, per procedere all'allontanamento dal territorio nazionale di stranieri non in regola con lenorme sull'immigrazione ovvero al trasferimento degli stessi in altri centri di accoglienza del territorio italiano. Servizi che,  ahinoi, devono essere garantiti anche a costo di "chiudere" intere Divisioni,  ci riferisce il Questore, con i mezzi a disposizione, sia tecnici che economici. Si aggiunga a tutto ciò, come ulteriormente evidenziato dalla Consap al Questore, l'ancora viva e attuale emergenza "NoMuos" affrontata nellagiurisdizione del Commissariato di Niscemi dove, ad onor del vero, l'alto senso di responsabilità e abnegazione dei colleghi diquell'Ufficio e la grande versatilità del Dirigente, ormai da sole non bastano più a rendere serena, sicura e rispettosa delle garanzie dettate "dall'Accordo Nazionale Quadro" l'attivitàlavorativa dei colleghi stessi, oltretutto espletata in una fatiscente struttura qualeè il  Commissariato di P. S. di Niscemi.
Si tratta quindi, e ci spiace doverlo evidenziare, nella maggior parte dei casi di "fermare", quindi, quelle attività interne legate alla posizione "giuridico - economica"  del personale di polizia della Questura, il quale rischia di trovarsi a non poter percepire lo straordinario o i buoni pasto a causa del mancato invio in tempo utile di conteggi, o ancora di non vedersi sviluppare nei tempi dovuti la pratica inerente il "riconoscimento di causa di servizio" o le operazioni legateagli scrutini per "l'avanzamento di qualifica" o ancora di operare - per sproporzione numerica - in situazioni potenzialmentepericolose! A seguire si è tenuto il tavolo tecnico  di lavoro tra i Segretari Generali provinciali della Sicilia e il Segretario Nazionale Giorgio Innocenzi, con il contributo del Presidente Nazionale Mauro Pantano e del Segretario Generale Regionale Castrenze Todaro sull'argomento "pensioni e previdenza". Sono state annotate  proposte e idee da elaborare e sottoporre al Dipartimento della P. S. riguardanti, in particolare, la valutazione come anzianitàutile per il diritto di accesso alla pensione per coloro che effettuano ore di lavoro in eccedena a causa della particolare attività operativa "usurante"svolta. E' stata infine unanimementeribadita la necessità di organizzare, magari sfruttando la collaudata centralità geografica della città di Caltanissetta, un progetto di formazione deiquadri sindacali della regioneSicilia. Per ultima, ma non per importanza, si è tenuta l'assemblea sindacale rivolta a tutto il personale della provincia, sui più sentiti temi della categoria (riordino, concorsi interni, previdenza complementare) una attenta analisi ed un vivodibattito degli intervenuti hanno caratterizzato l'incontro, culminato poi in un piacevolemomento di convivialità presso un ristorante cittadino per i quadri sindacali intervenuti.
Antonio Patti
Segretario Generale Provinciale Consap



08 Ottobre 2013





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