30 giugno 2013

MENTRE IL PATRIMONIO BOSCHIVO RISCHIA SERIAMENTE DI BRUCIARE I LAVORATORI FORESTALI RIMANGONO A CASA



MENTRE IL PATRIMONIO BOSCHIVO RISCHIA SERIAMENTE DI BRUCIARE I LAVORATORI FORESTALI RIMANGONO A CASA.
GOVERNO CROCETTA E L’ARS SI ADOPERINO PER UNA VARIAZIONE DI BILANCIO IN GRADO DI REPERIRE 100 MILIONI DI EURO PER IL COMPARTO FORESTALE.


I dati forniti dal corpo forestale rispetto agli incendi al patrimonio boschivo siciliano  nel 2012  parlano chiaro: 45 mila ettari di bosco investiti dalle fiamme. E ancora. I dati prodotti da Legambiente rivelano che negli ultimi 3 anni il numero dei roghi è lievitato del 67%.
In queste settimane di inizio estate, in diversi territori, gli incendi si sono dati un gran da fare.
Non vi è dubbio che le risposte che il Governo Crocetta sta mettendo in campo contro questo bollettino di guerra dichiarato al patrimonio boschivo risultano essere inadeguate ed insufficienti.
1)Inadeguate in quanto, nel 2013, non esiste una seria programmazione relativa agli interventi di prevenzione degli incendi. Ancora oggi, in almeno il 70% dei boschi siciliani non sono stati realizzati i viali parafuoco. Ancora oggi, i lavoratori addetti allo spegnimento degli incendi non dispongono degli strumenti necessari per esercitare al meglio le loro funzioni. Mancano diverse autobotti, ci sono  furgoni senza revisioni, camion ancora in officina. Per non parlare dell’attrezzatura che ogni addetto allo spegnimento deve avere in dote per legge: sono vecchie e fatiscenti.
2)Insufficienti perché ai vergognosi ritardi nella programmazione degli interventi di prevenzione, si aggiunge la mancata serenità in cui versano i lavoratori, inseguiti come sono, dalla sensazione di non riuscire a lavorare nemmeno il numero di giornate di legge. Gli addetti alla manutenzione sono stati avviati al lavoro con almeno 2 mesi di ritardo (151isti e 101sti) e senza sapere per quante giornate lavorative. Si affidano ai prolungamenti. I 78isti invece, una parte stanno per essere avviati in questi giorni, altri sono stati avviati nelle settimane scorse per 10 giornate lavorative a Catania, per 27 giornate a Palermo, per 20 giornate a Trapani, ecc. Forse verranno licenziati il 31 luglio. Gran parte dei 78isti a Catania ed a Palermo ad esempio, non verranno avviati prima di settembre. Gli addetti allo spegnimento degli incendi sono stati avviati a metà giugno per sole 50 giornate ( mai successo). L’anno scorso  furono avviati in prima battuta per 87 giornate.
Per i lavoratori forestali e per il patrimonio boschivo dunque, l’incertezza regna sovrana.
Davanti un quadro cosi drammatico in cui per difendere il patrimonio boschivo siciliano bisognerebbe che tutti i forestali rimanessero nei boschi giorno e notte, il Governo Crocetta quale rivoluzionaria riforma si inventa? Quella di far svolgere ai forestali un imprecisato numero di giornate occupandosi di  lavori con altri  enti (scuole, CSA, province).
In realtà come si può pensare di fare prevenzione e difendere i boschi stanziando in finanziaria solo 205 milioni di euro, quando si sa perfettamente che per garantire una prevenzione minima e i livelli occupazionali previsti dalla LR 14/06  servono 260 milioni di euro?  Come si fa ad allargare le competenze quando si dimezzano i fondi per  la prevenzione degli incendi?
Il SIFUS invita Governo e ARS, se hanno a cuore il patrimonio boschivo a cominciare a ragionare su una variazione di bilancio di  100 milioni di euro a favore del comparto forestale. Contestualmente, ribadisce l’invito ad avviare al lavoro tutti gli addetti alla manutenzione.
Catania 29-6-2016                                                                            


 Il Segretario Generale SiFUS
                                                                                                                     Maurizio Grosso

SiFUS – Segreteria Generale- Via Ughetti, 75 – Catania Tel 0957158147

30 Giugno 2013







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