26 giugno 2013

4 ANNI PER I PIROMANI DI MONTE ERICE


GIUDIZIARIA. Sentenza del Tribunale a tre anni dall'incendio. Condannati Castiglione e Asarisi

4 anni per piromani di Monte Erice
Le fiamme che avvolsero tre anni fa la montagna di Erice
foto lasicilia.it 

Quattro anni di reclusione per Vincenzo Castiglione, il piromane che nell'estate di tre anni fa incendiò la montagna di Erice. Due mesi in più, quattro anni e due mesi, per Michele Asarisi, l'ex comandante del distaccamento forestale locale chiamato a rispondere di truffa e concorso in incendio. È questa la sentenza emessa ieri pomeriggio dal Tribunale di Trapani, presieduto da Angelo Pellino, al termine del processo scaturito a seguito del rogo che devastò la vetta.
Le fiamme, divampate nel corso del pomeriggio del 17 luglio 2010, si propagarono rapidamente, provocando ingenti danni. Asarisi quel pomeriggio risultava in servizio. Secondo gli inquirenti l'ex dirigente non si trovava in realtà a Erice. Un'assenza che avrebbe rallentato l'avvio delle operazioni di spegnimento agevolando il propagarsi delle fiamme. Castiglione, assistito dall'avvocato Maria Grazia Todaro, aveva chiesto nel corso dell'udienza preliminare di definire la sua posizione con rito alternativo, ma le ripetute istanze, nonostante il parere favorevole del pubblico ministero, erano state rigettate.
Il sindaco di Erice Giacomo Tranchida si era fermamente opposto polemizzando, a distanza, anche con la pubblica accusa. «Chi ha attentato alla vita del nostro Monte Erice - aveva detto - deturpandolo in maniera atroce e gravemente minacciando anche la vita e i beni persone abitanti lungo i crinali della montagna, oltre che del centro storico miracolosamente scampato al criminale disegno di distruzione non può essere considerato un cittadino che ha diritto a camminare per le strade di Erice, né tantomeno continuare a lavorare nella pubblica amministrazione».
Il pubblico ministero Franco Belvisi aveva chiesto, al termine della sua requisitoria, la condanna di Castiglione e di Asarisi rispettivamente a tre anni e a quattro anni e due mesi. Il Tribunale ha deciso di andare oltre infliggendo al piromane un anno in più rispetto alla richiesta della pubblica accusa. Gli imputati sono stati anche condannati a risarcire il Comune e la società FuniErice costituitisi parte civile con gli avvocati Giuseppe Gandolfo e Giuseppina Montericcio.
Maurizio Macaluso

25 Giugno 2013






1 commento:

  1. 4 anni non sono niente; i piromani dovrebbero essere condannati al rogo e morire col fuoco, lo stesso fuoco che usano loro per uccidere gli alberi e tutti gli animali che vivono nei boschi. Ci vogliono decenni per non dire anche un secolo per far ricrescere un bosco. Cosa sono 4 anni. Uccidere un bosco è un reato più grave che commettere un omicidio, perchè non si può neanche quantificare il danno che si è fatto per tutti gli anni che verranno; per non parlare di tutti quei vigili del fuoco e forestali onesti che muoiono cercando di spegnere l'incendio. E questo chi fa le leggi ancora non l'ha capito. Essere piromane è uno dei reati più gravi e meriterebbe di aver reintrodotta la pena di morte. E non mi pare di essere stato offensivo ne volgare. Quindi mi auguro che questo commento sia pubblicato e non sia cancellato.
    Sergio Russo

    RispondiElimina

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.