24 aprile 2013

DDL MORTALE PER IL COMPARTO


«Ddl mortale per il comparto»

Operai del comparto agroforestale allarmati per gli ipotizzati tagli del governo regionale

Una recente protesta degli operai forestali della zona nord dell'Ennese
Foto lasicilia.it
 

Nicosia. Continua l'agitazione dei braccianti agricoli, destinata a sfociare in ulteriori e più clamorose manifestazioni di protesta. Movente principale è il taglio che il governo regionale, secondo le previsioni finanziarie del bilancio 2013, intende effettuare sul settore del comparto agroforestale. «L'ammanco di oltre 150 milioni di euro rispetto al 2011 - sostengono Maurizio Grosso e Alessandro Troja, segretari generali del "Sindacato uniti per la stabilizzazione" (Sifus) - determinerà una riduzione consistente delle giornate lavorative degli operai, che metterà in ginocchio sia i lavoratori sia il patrimonio boschivo e forestale siciliano. L'esiguità delle risorse stanziate, inoltre, impedirà ripristinare i livelli occupazionali del 2011, ossia delle 101, 151 e 180 giornate per contingente. Contro questo disegno mortale per il comparto, da qui fino al voto sulla legge di bilancio in esame, saranno intensificate le mobilitazioni di lotta, anche con manifestazioni eclatanti, non esclusi blocchi stradali nelle arterie più importanti della Sicilia».
«In tempi brevissimi, lo sciopero generale del settore -ha aggiunto Michele La Porta, segretario provinciale del Sifus - appare quindi la necessaria conseguenza della perdurante inazione del governo regionale che sulla forestazione ha tenuto un atteggiamento ondivago e superficiale, con i tagli alle risorse destinate a compromettere le condizioni di vita già precarie dei braccianti turnisti utilizzati nei cantieri della forestale». Tra le iniziative di protesta è stato annunciato, tramite comunicazione alla Questura e al prefetto di Palermo, un presidio permanente con installazione fissa di un gazebo di fronte a Palazzo D'Orleans, in cui un dirigente del "Sifus" eseguirà lo sciopero della fame. Per il segretario generale del "Sindacato forestali uniti per la stabilizzazione", «nostro obiettivo e nostro auspicio - ha detto Maurizio Grosso - è che in vista della legge finanziaria regionale ci sia piena apertura al dialogo per valorizzare, insieme al sindacato, un settore che in un territorio come quello siciliano che dovrebbe essere di primaria importanza nell'agenda politica».
«Lesinare oggi sulle risorse da destinare alla forestazione e alla tutela dell'ambiente - ha concluso il sindacalista, Michele La Porta - vorrebbe dire spendere di più domani per tamponare gli effetti del dissesto idrogeologico. In questa direzione dovrebbe essere apprezzata, dentro un quadro di pubblica utilità, la proposta di stabilizzazione di tutti i forestali giornalieri». Nel procinto della manovra finanziaria i dirigenti del "Sifus" hanno inoltrato al presidente della Regione e ai capigruppo parlamentari dell'Ars tre proposte di emendamento, quantomeno tese al mantenimento dei livelli occupazionali toccati nel 2011, rispettivamente di 101, 151 e 180 giornate lavorative per contingente.
CARMELO LOIBISO

24 Aprile 2013




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