29 marzo 2013

SAN CATALDO, OPERAI FORESTALI OCCUPANO IL MUNICIPIO


San Cataldo. Operai forestali ieri in Municipio

Protesta simbolica




 Operai forestali con il sindaco Raimondi
 fotolasicilia.it

San Cataldo. Anche il Comune di San Cataldo è stato interessato dalle manifestazioni di protesta pacifica promosse dal Sifus (Sindacato forestali uniti per la stabilizzazione). Infatti, circa una decina di iscritti al sindacato hanno messo in atto un'occupazione simbolica a Palazzo delle Spighe, così come in questi giorni avvenuto in oltre 60 Comuni siciliani, che hanno aderito all'iniziativa.
Tramite tali manifestazioni, i lavoratori forestali rivendicano verso il Governo regionale la garanzia dei livelli occupazionali del 2011; l'accelerazione dell'approvazione di una proposta di legge presentata dal Sifus riguardante la stabilizzazione di tutti i forestali; l'immediato pagamento degli stipendi pregressi, compresi quelli del personale Oti; il pagamento dei residui degli arretrati contrattuali ai lavoratori antincendio; il rinnovo del contratto integrativo regionale scaduto da 12 anni.
A San Cataldo, la manifestazione promossa dal Sifus si è svolta martedì, mentre ieri una delegazione dei lavoratori ha incontrato il sindaco Francesco Raimondi. In rappresentanza dei forestali, ha parlato Rosario Cazzetta: «La nostra è stata un'occupazione pacifica per rappresentare i nostri disagi, non soltanto a livello personale, ma sociale. Vero è che la nostra protesta è simbolica, ma a lungo andare, se il disagio dovesse acuirsi, anche i sistemi democratici potrebbero diventare più incisivi. Siamo, infatti, in balia dell'ennesima presa in giro: è sì giunta la comunicazione dell'assunzione dei forestali, ma per soli 20 giorni. E' una situazione assurda e paradossale. Noi in siamo parassiti della società, ma delle risorse utili per il territorio».
Così il sindaco: «Manifesto la mia solidarietà ai forestali per il disagio in cui versano, poiché non avendo ancora ottenuto la stabilizzazione restano in uno stato di precarietà. Ciò, di conseguenza, crea anche un disservizio per la manutenzione e la salvaguardia del patrimonio boschivo. Questi lavoratori, però, oltre agli interventi tradizionali, potrebbero essere utilizzati per altre attività altrettanto importanti, quali il consolidamento idro-geologico del territorio, la bonifica idro-fluviale dei letti dei fiumi, dei laghi e dei torrenti. Auspico, dunque, che per i lavoratori si possa giungere alla stabilizzazione».
Claudio Costanzo

28 Marzo 2013






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