29 ottobre 2012

SETTORI DA RIFORMARE: FORESTALI, RIFIUTI ECC.



Regionali Sicilia, chiuse le urne:
astensione record, oggi lo spoglio
Exit poll: M5S primo partito a Palermo

Alle 19 affluenza al 37,6%. Lo scrutinio partirà alle 8. L'aumento di partecipazione è relativo: l'altra volta erano due i giorni di suffragio




ROMA - A Palermo il primo partito è M5S. Almeno stando ai primi dati Exit poll. I risultati ufficiali arriveranno domani dopo lo spoglio ma, secondo PalermoReport.it e l'emittente Trm, riferito al solo capoluogo, il risultato che si sta profilando è clamoroso. Il candidato grillino alla Regione Cancellieri si attesterebbe oltre il 27%. Seguirebbero poi Musumeci, Crocetta, Miccichè e Maran.
Alle ore 19, alla seconda rilevazione sull' affluenza dei votanti, nelle 5.307 sezioni dislocate in 390 comuni si è recato alle urne il 37,66% degli aventi diritto, pari a 1.750.074 elettori. Alla stessa ora, nel 2008, quando, però, si votò anche di lunedì e in contemporanea per la Camera e il Senato, la percentuale fu del 34,57%. Il confronto deve perciò tenere conto di questo elemento.

Sarà eletto presidente della Regione il candidato che otterrà il maggior numero di preferenze insieme ai deputati regionali, che rimarranno 90 per i prossimi cinque anni nonostante manchi solo l'ok della Camera al ddl costituzionale che ne riduce il numero a 70; se arriverà il via libera il taglio partirà dal 2017.

Alle 12 l'affluenza alle urne è stata dell'11,31%, pari a 525.588 elettori. Alle regionali del 2008, alle 12, si erano recati ai seggi 464.449 elettori, pari al 10,16% degli aventi diritto, ma in quel caso si votava domenica e lunedì per la concomitanza tra elezioni regionali e politiche; nel 2006 i votanti furono 627.645, il 13,75%. Prima ancora, nel 2001, la percentuale era stata del 14,94%.
Il Comune con la percentuale di affluenza più alta è San Gregorio di Catania (Ct) con il 21,39%, quello con il dato più basso è Mirabella Imbaccari (Ct) con il 4,09%. Catania, con il 13,51%, è la provincia con l'affluenza più alta, chiude Agrigento con l'8,19%.

Certificati e duplicati. Sono stati finora 2.658 i cittadini palermitani che si sono recati presso gli uffici comunali per richiedere la duplicazione del certificato elettorale. Di questi, 1.600 sono andati negli uffici dell'anagrafe in piazza Giulio Cesare. Anche nel pomeriggio le file hanno avuto uno scorrimento celere con una media di attesa tra i 10 e 15 minuti. «Il personale comunale presta il proprio servizio gratuitamente - afferma una nota dell'amministrazione - Per i tagli sullo straordinario elettorale per sabato e domenica da parte della Regione Siciliana».

Le polemiche. La campagna elettorale si è chiusa tra polemiche, insulti e qualche querela. Sono dieci i candidati in corsa per la presidenza della Regione, 1.629 quelli inseriti nelle 19 liste collegate, tra cui 32 inquisiti con diversi guai giudiziari. Alta la percentuale prevista di astensionismo: i sondaggi la danno tra i 44 e i 48 punti. Proprio gli indecisi potrebbero fare da ago della bilancia, tant'è che big e candidati, prima della giornata di silenzio, hanno fatto appello agli elettori perchè si rechino alle urne, battendo il tasto sul "voto utile".

I candidati alla carica di governatore. Tre dei dieci candidati si sono accreditati come possibili vincitori: Rosario Crocetta (Pd, Udc, Api e Psi), Nello Musumeci (Pdl, Pid e Ld) e Gianfranco Miccichè (Fli, Pds-Mpa, Gs e Mps). La vera incognita è rappresentata dal M5S che candida Giancarlo Cancelleri, sostenuto da Beppe Grillo che per diciassette giorni è stato in giro per la Sicilia riempiendo le piazze di migliaia di persone. Oltre all'astensionismo, l'altra variabile è il cosiddetto voto disgiunto, la possibilità per l'elettore di votare per una lista e contemporaneamente per il candidato governatore di un altro schieramento. Per la sinistra, in campo c'è Giovanna Marano, sostenuta da Sel, Idv, Federazione della sinistra e Verdi, mentre Giacomo Di Leo è appoggiato dal partito comunista dei lavoratori. Gaspare Sturzo corre per la lista Italiani liberi e forti, Mariano Ferro per i 'Forconì, Cateno De Luca per la lista Rivoluzione Siciliana e Lucia Pinsone con Volontari per l'Italia.

La ricerca di nuovi equilibri. Chiunque vincerà le elezioni probabilmente non avrà la maggioranza in Assemblea, dunque il futuro governo dovrà trovare nuovi equilibri e dialogare con l'opposizione. Il voto fa calare il sipario su quattro anni di governo guidato da Raffaele Lombardo, trascorsi in una clima di perenne scontro politico, con partiti di maggioranza (Pdl e Pid) passati all'opposizione e partiti di minoranza (Pd) in appoggio all'esecutivo. La Regione chiuderà il 2012 con un debito di quasi 6 miliardi di euro, 100mila precari e interi settori polveriera da riformare: dalle società controllate ai rifiuti, dai forestali alla macchina burocratica. E con l'incognita di alcune inchieste giudiziarie aperte dalla Procura di Palermo che indaga sulla spesa dei gruppi parlamentari e sui fondi stanziati dalla Regione per i grandi eventi e per le iniziative inserite nel Circuito del Mito.

28 Ottobre 2012

Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.