31 agosto 2012

CISL SICILIA: I FORESTALI NON PRENDONO SOLDI DA TRE MESI

  • BLOCCO PAGAMENTI. Cisl, la fallimentare situazione della Regione non e' garanzia per le imprese ne' per i lavoratori
  • "L'economia e' con l'acqua alla gola ma sono un errore le inutili contrapposizioni"

Cisl Sicilia - Foto Notizia
 "La verita' e' che la Regione e' sul punto del fallimento per mancanza di liquidita' e vincoli imposti dal patto di stabilita', e non e' in grado di garantire a nessuno, impegni di pagamento". A dirlo e' la Cisl Sicilia riguardo alla polemica sollevata stamani da alcuni settori dell'imprenditoria dell'Isola che hanno denunciato il rinvio dei pagamenti alle aziende ma non per forestali e operatori della formazione professionale. Per la Cisl, "e' gravissimo che gli enti pubblici rinviino sine die i pagamenti alle imprese, per crediti dovuti. E' gravissimo ed e' una minaccia per le stesse aziende e per i loro dipendenti". Ma "altrettanto grave - denuncia il sindacato guidato in Sicilia da Maurizio Bernava - e' l'inganno che punta a far apparire che la Regione privilegi funzioni storicamente a carico delle casse regionali a danno di altre funzioni, anch'esse economicamente rilevanti. E' semplicemente falso", ripete la Cisl che ricorda che i forestali siciliani non prendono soldi da tre mesi e che la gran parte di essi, quest'anno, sara' impegnata per meno giornate lavorative degli anni precedenti. Quanto alla formazione, ricorda la Cisl che "a causa dei ritardi e delle gravi responsabilita' della Regione, oltre ottomila lavoratori non prendono stipendio da più di dieci mesi". Pertanto, il problema vero, per la Cisl Sicilia, e' la "mancanza di coraggio che nei mesi scorsi, e in particolare in occasione del varo dell'ultimo bilancio, ha portato la Regione allo sbaraglio privandola delle scelte di risanamento e sviluppo, vistosamente necessarie". Cosi', lavoratori da un lato, aziende dall'altro, si ritrovano oggi con l'acqua alla gola. Ma "sarebbe un errore - rimarca la Cisl - ricavarne logiche di inutili contrapposizioni". Semmai, insiste l'associazione sindacale, "va fatto il contrario: va rilanciato subito, anche con una larga mobilitazione, il fronte unitario sindacati-imprese per spazzare via dall'amministrazione regionale una classe dirigente maestra di arroganza, incompetente, inadeguata, incapace di assumersi responsabilita' e varare le azioni di governo coraggiose che gli effetti devastanti della crisi, da tempo avrebbero imposto". "Sono queste scelte e queste azioni di governo - aggiunge la Cisl - che dovrebbero costituire il cuore del programma politico di tutte le forze in campo per le prossime elezioni regionali". (ug)
 
31 Agosto 2012
 
 

 

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