12 novembre 2011

I LAVORATORI ANTINCENDIO BONIFICANO L'AREA DI RUNZI






SICILIA - Pietraperzia. Forestali antincendio bonificano l'area archeologica di Runzi
LA SICILIA Martedì 08 Novembre 2011



Pietraperzia. Lavori di bonifica per il sito archeologico di contrada Runzi. Cinquanta forestali dell'antincendio di postazione a Marcato Bianco sono stati dirottati in contrada Runzi a seguito di un accordo tra la Soprintendenza alle belle di Enna e l'ispettorato foresta provinciale. I 50 lavoratori appartengono alla squadra estiva dell'antincendio e sono i 151nisti che per legge devono completare le relative giornate. Con questo progetto si sta facendo un lavoro di qualità in un sito archeologico che era dominato dalle erbacce e dall'incuria.
Ieri mattina per conto dell'Archeoclub il sito è stato visitato dall'archeologo Gianluca Miccichè: «E' un'iniziativa che sta restituendo alla comunità siti di grande valore turistico. Abbiamo proposto al sindaco Emma di allargare l'intervento ai siti di Tornabè, Rocche, Crastòs e la Piramide di Cerumbelle».
«Ho già contattato - afferma il sindaco Vincenzo Emma - la Soprintendenza e il Corpo forestale per la bonifica degli altri siti. Nel nostro circuito turistico abbiamo la presenza di questi siti, che stiamo attenzionando anche con la viabilità rurale; in parte abbiamo sistemato quella che conduce alle Rocche dove vi sono centinaia di tombe di insediamento greco del neolitico».
«Il sito archeologico Runzi - afferma l'ing. Francesca Calì - è già stato acquisito al demanio regionale con D. A. 8911/1992, infatti è stato oggetto di regolari campagne di scavo, condotte dalla Soprintendenza di Enna negli anni '80, che hanno permesso di mettere in luce alcuni livelli di frequentazione dell'area in età preistorica e parte delle strutture architettoniche di un complesso edilizio di età romana. La consistente presenza delle strutture antiche già esplorate, e il loro buon stato di conservazione, ha consentito un significativo intervento di valorizzazione tramite il Pit 11 Enna: Turismo tra Archeologia e Natura, diretto dall'arch. Giuseppe Paolino e uno staff tecnico composto da archeologo, agronomo e geologo. L'intervento consisteva nel miglioramento dell'accesso a partire da un sistema di segnaletica, che informasse i turisti di passaggio, posizionata agli incroci di confine dell'ambito comunale; inoltre venne sistemata l'area di sosta per gli automezzi e venne realizzata una barriera doppia di vegetazione di presidio che costituisse freno e filtro a detriti e trasporto solido. Si realizzò il sistema dei percorsi di visita con sentieri in terra battuta. Venne ristrutturato anche un antico rudere, in cui si ricavarono i servizi igienici e un riparo in caso di cattivo tempo».
Giuseppe Carà
 

08/11/2011

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